L'auto rubata rispunta dalla roggia dopo un anno e mezzo
Se n'è accorto un passante: era sparita da Mazzano nel dicembre 2023, e ora è stata restituita al proprietario. Forse è stata utilizzata per altri furti

Un ritrovamento inaspettato, una zona isolata e un intervento complesso hanno riportato a galla non solo un veicolo, ma anche il sospetto che dietro al suo abbandono si celi una vicenda criminale. È accaduto nei giorni scorsi a Bagnolo Mella, dove un passante ha notato il tettuccio di un’auto affiorare dalle acque di una roggia, in un’area rurale nascosta dalla vegetazione, e ha segnalato il fatto alla Polizia locale.
L'auto rubata rispunta dalla roggia
Una volta arrivati sul posto, gli agenti – coadiuvati dai Vigili del fuoco volontari di Verolanuova, dai colleghi del comando di Brescia e dal nucleo sommozzatori – hanno messo in atto un’operazione di recupero tutt’altro che semplice.
I Vigili del fuoco hanno dovuto aprire un varco nella fitta vegetazione, immergersi nelle acque torbide e imbragare il veicolo, per poi estrarlo con l’aiuto di un’autogru. Solo a quel punto si è potuto identificarlo: si trattava di un Fiat Doblò, risultato rubato nel dicembre 2023 a Mazzano.
Probabilmente è stata utilizzata per altri furti
Le condizioni in cui è stato rinvenuto il mezzo e la zona in cui è stato abbandonato fanno ipotizzare un utilizzo da parte di malviventi, verosimilmente per furti o altri reati predatori, prima che venisse deliberatamente nascosto alla vista, gettandolo nella roggia.
Una dinamica che non è nuova nelle indagini su mezzi rubati, spesso impiegati in modo strumentale per azioni illecite e poi fatti sparire per evitare collegamenti diretti con i crimini commessi.
Le indagini, coordinate dalla Polizia locale di Bagnolo Mella, guidata dal comandante Nicola Caraffini, si stanno ora concentrando sull’incrocio dei dati relativi a furti e denunce raccolti negli ultimi mesi, in collaborazione con i Carabinieri. L’obiettivo è comprendere se il Doblò sia stato effettivamente coinvolto in uno o più episodi criminali e, nel caso, risalire all’identità dei responsabili. Il veicolo, una volta recuperato, è stato riconsegnato al legittimo proprietario, un imprenditore di Mazzano.