Beneficenza

La mano al cuore della famiglia Signorelli regala un Dae

Luigi e Douglas, padre e figlio, donano un defibrillatore alla comunità pontevichese, in ricordo della loro amata Renata stimata da tutti

La mano al cuore della famiglia Signorelli regala un Dae
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di Marianna Baldo
Luigi e Douglas, padre e figlio, donano un defibrillatore alla comunità pontevichese, in ricordo della loro amata Renata stimata da tutti

La mano al cuore della famiglia Signorelli regala un Dae

Ci sono persone al mondo che con il loro buongiorno, una loro battuta, fatta a un passante sulla porta di casa, riescono a cambiare la giornata di chi le incontra. Renata Torresani era così. Per questo il figlio Douglas e il marito Luigi hanno voluto far sopravvivere quel suo buon umore, quella speranza nel prossimo, con un dono che fa sentire al sicuro: un defibrillatore semiautomatico esterno. L’idea nasce da padre e figlio dopo la scomparsa della loro amata Renata che li ha lasciati il 16 gennaio del scorso anno. Nativa di Casalbuttano, nel cremonese, dopo le nozze del 24 settembre 1973 con il borgagiaro Luigi Signorelli, è sempre stata una donna molto apprezzata per la sua gentilezza. Quella gentilezza ormai rara da trovare e per non farla dimenticare si è pensato a posizionare un defibrillatore (Dae) in più sul territorio, che ha trovato casa in via Ceresole Nere all’angolo con via Donatori di Sangue.

Domenica per l’occasione, la pioggia che da giorni si abbatteva sulla Bassa bresciana ha concesso una tregua, e in molti militi, autorità della Croce Bianca Brescia e della sezione locale, così come autorità civili, religiose, dei Cefra, sono arrivate a Pontevico per condividere il grande gesto compiuto dai Signorelli.

A moderare interventi e i diversi momenti della mattinata Simona Conca. Mentre il labaro della Croce Bianca era sostenuto a fianco della teca del Dae ricoperta a sua volta dalla bandiera della stessa dell’associazione, la moderatrice ha dato il via alla cerimonia di inaugurazione con la lettura, per voce della storica volontaria Renata, dell’Atto di Fede della Croce Bianca composto nel 1922 da Gino Briosi, farmacista e volontario nella prima guerra mondiale nel corpo della Sanità e "preparatore" teorico e pratico dei militi di Croce Bianca di Brescia.

I saluti istituzionali delle autorità presenti

la presidente Umberta Salvadego Molin Ugoni - Croce Bianca Brescia

Dopo l’atto di fede la parola è passata alla presidente Umberta Salvadego Molin Ugoni, la quale ha sottolineato l’importanza dei defibrillatori "Questo importante dispositivo tradotto in un gesto di solidarietà ci rende ancora più felici di questo ulteriore defibrillatore sul territorio, sperando di non doverlo mai usare -
ha spiegato la presidente di Croce Bianca Brescia - Lo scopo è di prevenire e curare le persone prima di arrivare a un trasferimento in ospedale, questo Dae è segno di vicinanza alla comunità, poiché le malattie cardiovascolari sono ancora la prima causa di morte in Italia, e si legge sempre più di operatori laici istruiti all’utilizzo del defibrillatore salvano vite. Grazie a Douglas e al papà per questo dono".

Un ulteriore defibrillatore sul territorio, uno in più, in una Nazione, la nostra, che ne ha sempre più bisogno. Quello di domenica porta a quota 2907 defibrillatori presenti sulla nostra provincia, di cui 29 a Pontevico (8 accessibili al pubblico, 1 su auto privata, 20 in aziende, scuole, istituti di carattere socio-sanitario). Una provincia, quella di Brescia, che ha abilitato ben 37500 operatori laici Blsd, e 20651 già oggetto di retraining a distanza di due anni dal conferimento dell’abilitazione.
Il sindaco Alessandra Azzini
Il sindaco Alessandra Azzini

A portare i saluti e i ringraziamenti della comunità è stata il sindaco Alessandra Azzini  "Quando anni fa con Croce Bianca era iniziato il progetto cuore tra le mani (formazione ai cittadini al massaggio cardiorespiratorio e utilizzo del defibrillatore semiautomatico esterno) c’era l’entusiasmo di iniziare ma se oggi siamo qui è grazie alle persone di sani principi che hanno portato avanti questo progetto importantissimo, anno dopo anno. A distanza di anni tutto questo è sentito. Grazie alla famiglia Signorelli per questo regalo alla comunità, e a tutti gli operatori laici che hanno deciso di formarsi per contribuire a salvare vite. Grazie per questo gesto non fondamentale ma vitale".

Il ricordo di Renata è stato condiviso da un’esperienza personale del responsabile di sezione della Croce Bianca, il pontevichese Alberto Raffi. "Grazie Douglas, grazie Luigi. Questa inaugurazione è un’occasione importante, parte di un progetto nato otto anni fa, con 800 persone formate solo nella comunità pontevichese, a cui si uniscono quelle dei Comuni limitrofi - ha raccontato Raffi e rivolgendosi a Douglas e al papà - Quello che però ci tocca ancor più è il ricordo di Renata quando da ragazzino passavo davanti a casa vostra, sulla porta c’era sempre una presenza discreta e costante, che ogni volta aveva una parola buona per me come per tutti. Era una persona buona e questo dispositivo che deve essere usato da persone che ci mettono il cuore sia un segno che è collegato a Renata: come lei era una presenza discreta ma costante, anche questo Dae lo è".
Colto dall’emozione è stato Douglas a portare i ringraziamenti a nome della famiglia. "Grazie all’Amministrazione comunale che ci ha permesso di realizzare questo nostro desiderio per ricordare la mamma, non appena l’abbiamo persa. Un progetto nato un anno fa con Croce Bianca e con Felice Franchi che mi ha seguito passo passo. Grazie dunque a tutti coloro che ci hanno permesso di essere qui oggi, a Croce Bianca che è la mia passione e la mia seconda famiglia, e un grazie personale a Daniela Pometto, Comandante generale di Croce Bianca Milano e direttore Cefra - Faps, che considero una cara amica ed oggi è qui nonostante i diversi impegni".
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Dae donato da Douglas e Luigi Signorelli

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Il taglio del nastro da parte di padre e figlio

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Douglas Signorelli durante i ringraziamenti

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Don Giancarlo Zavaglio durante la benedizione del Dae

Proprio alla Comandante Pometto è stata passata la parola che ha portato i saluti di Vincenzo Tresoldi (presidente Faps) "I Signorelli sono persone generose e sensibili, si è a lungo parlato dell’importanza di questi strumenti e delle persone formate per utilizzarli, voi siete un esempio anche della concretezza che questo progetto sia in evoluzione qui, contagiate altre persone a formarsi perché è uno strumento fondamentale. Grazie a tutti voi per l’accoglienza che qui mi fa sempre sentire a casa".
L’azione del progetto di cardioprotezione locale proseguirà anche nei prossimi due mesi con il posizionamento di altri dispositivi per opera benevola di altri cittadini e realtà imprenditoriali.
Inaugurazione Defibrillatore in ricordo di Renata
Inaugurazione Defibrillatore in ricordo di Renata
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