Incidente mortale di Mazzano, alla ricerca dei parenti di una delle salme per l'identificazione
Di entrambe le salme sono stati ritrovati i documenti ma per il riconoscimento è richiesta la presenza di almeno un parente.
Dopo il tragico incidente di Mazzano di lunedì 14 febbraio, resta ancora da identificare una delle vittime.
Documenti alla mano, ma non bastano
Successivamente allo scontro, avvenuto a poca distanza dal luogo in cui, un paio di settimane fa, hanno perso la vita cinque giovanissimi della Vallesabbia in un altro terribile incidente, la Polizia Stradale era già venuta in possesso dei documenti delle tre persone a bordo del furgone (due delle quali hanno perso la vita mentre la terza si trova ricoverata in gravissime condizioni agli Spedali Civili di Brescia). Tutto ciò, però, secondo l'iter burocratico, non basta. É infatti necessaria la presenza di un parente per il riconoscimento della salma.
Non si trovano i parenti
Sempre alla Polizia Stradale è toccato il delicato compito di mettersi sulle tracce dei parenti, dare loro la tragica notizia e poi accompagnarlo all'obitorio per il riconoscimento. Il più giovane delle vittime ha 27 anni di origine ucraina e l'identificazione della sua salma è stata possibile grazie ad alcuni parenti che vivono in Italia. Più complicata si è invece rivelata l'identificazione del 53enne di origine polacca che, al momento dell'impatto, si trovava alla guida del furgone. Nonostante vivesse da parecchi anni in Italia non risulta avesse parenti qui residenti. La Polizia Stradale ha così rintracciato il consolato polacco di Milano al fine di poter entrare in contatto con i famigliari.