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Inchiesta Boutique del cane: nei guai oltre al titolare anche due veterinari

Le indagini sulla Boutique del cane erano partite a seguito di numerose segnalazioni per maltrattamenti sugli animali, ma anche per truffe.

Inchiesta Boutique del cane: nei guai oltre al titolare anche due veterinari
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La Procura ha chiuso le indagini sulla Boutique del cane, l’attività di toelettatura per amici a quattro zampe di via Mattei finita sotto sequestro a inizio novembre. Oltre al titolare dell’esercizio, quarantenne originario della Vallecamonica ma di casa a Coccaglio, a finire nei guai sono stati anche due veterinari della zona e una donna del mantovano che si occupava, secondo l’accusa, di importare illegalmente i cani di razza dall’Est Europa.

Le indagini sulla Boutique del cane e il sequestro

Le indagini sulla Boutique del cane erano partite a seguito di numerose segnalazioni per maltrattamenti sugli animali, ma anche per truffe. Diversi acquirenti si erano infatti lamentati con le Forze dell’ordine per aver pagato per un cucciolo di razza e dal pedigree blasonato per poi trovarsi con un meticcio, talvolta in precarie condizioni di salute. Una donna si era recata dai carabinieri dopo che il suo cane, acquistato per 800 euro e presentato come di razza, oltre a rivelarsi un incrocio a causa dei problemi di salute era morto in poco tempo.
Ad acuire ulteriormente i sospetti, circa due anni fa, era stata una scritta comparsa sull’asfalto proprio di fronte all’ingresso del negozio: «Qui si uccidono gli animali», recitava.
A inizio novembre i carabinieri della Stazione di Cologne, con gli agenti della Polizia Locale del Corpo intercomunale del Montorfano e con i carabinieri forestali di Iseo hanno apposto i sigilli all’attività di toelettatura per cani di via Mattei. All’interno del negozio erano stati trovati diversi cuccioli destinati alla vendita che vivevano in condizioni non accettabili, mentre i cani che venivano portati a Coccaglio per la toelettatura, venivano tratti con metodi discutibili. Gli inquirenti, infine, avevano trovato all’interno del negozio anche siringhe e medicinali veterinari e, seguendo questa pista, le indagini si sono allargate, coinvolgendo anche due professionisti della zona.
I cuccioli trovati nel negozio erano stati portati via dai carabinieri, in attesa di una nuova casa a seguito del dissequestro.

Inchiesta chiusa: nei guai anche due veterinari

A finire nei guai oltre al titolare, che dovrà rispondere di maltrattamenti, esercizio abusivo della professione veterinaria e dell’aver venduto meticci importati illegalmente spacciandoli per cuccioli di razza, sono stati anche un veterinario con studio a Cologne e una collega con studio a Coccaglio cui sono contestati il falso e l’esercizio abusivo della professione.
Il sostituto procuratore Ambrogio Cassiani ha notificato la chiusura delle indagini anche a una donna romena del mantovano, considerata un’importatrice illegale di cani di razza dall’Est Europa.
Per gli inquirenti la Boutique del cane non si occupava solo della toelettatura dei cani, ma in attesa di concludere gli affari di compravendita, i cuccioli erano tenuti in piccoli spazi e vivevano nello sporco e tra gli escrementi. I veterinari, invece, avrebbero fornito medicinali e microchip sottobanco.

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