Il Comune patteggia: l'ex comandante verrà risarcita
Ai calcinatesi la faccenda è costata parecchio: 106mila euro divisi tra le parcelle, i risarcimenti e le spese di lite
Il Comune di Calcinato, alla fine, sceglie di patteggiare e conciliare il ricorso avanzato dall’ex comandante del corpo di Polizia locale Luisa Zampiceni, compagna della ex dipendente e responsabile dell’Ufficio tecnico Federica Lombardo, uscita vincente pochi mesi fa da un analogo ricorso.
La condanna
Dopo la condanna sancita dalla Corte d'Appello di Brescia lo scorso dicembre a favore della ex dipendente Federica Lombardo, ecco che l'Amministrazione di Calcinato torna protagonista relativamente alla denuncia di discriminazione di un dipendente pubblico. Questa volta è l'ex comandante dei vigili, che aveva promosso il ricorso, chiuso nei giorni scorsi tramite conciliazione, per la discriminazione nei suoi confronti, attuata attraverso la modifica alla convenzione che ne regolava il ruolo.
L'accusa da parte dell’ex comandante era di azione vessatoria, tradotta con l'inserimento, a posteriori, del requisito della laurea, diploma che la Zampiceni, considerata l'età, non possiede.
La modifica apportata dai tre sindaci del comando unificato (Cottini, Tardani e Maestri), durante l'incarico della Zampiceni, aveva determinato che il comandante avesse dovuto essere in possesso di un diploma di laurea, azione che per la Zampiceni, fino a pochi mesi prima ritenuta idonea, ha significato la perdita del posto di lavoro. La modifica al contratto poteva quindi essere ritenuta, considerate anche le tempistiche, una forma di discriminazione. E così, dopo la condanna per discriminazione messa in atto dagli amministratori ai danni dell’ex dipendente dell'Ufficio tecnico, l’Amministrazione comunale ha preferito optare per la conciliazione. La sentenza della Lombardo, infatti, aveva tratteggiato una situazione di discriminazione fondata sull’orientamento sessuale suo e della moglie. I giudici che si erano espressi sulla vicenda avevano evidenziato diverse contraddizioni e in più passaggi avevano sbugiardato le dichiarazioni del primo cittadino che aveva parlato di regolare rotazione degli incarichi (che però non è mai avvenuta).
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