FRANCIACORTA

Frattura malleolo, lesione comune a tutte le età: come intervenire

Frattura malleolo, lesione comune a tutte le età: come intervenire
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La frattura malleolo è una lesione che si verifica di frequente sia nei giovani che negli anziani. Pur essendo piuttosto comune, richiede attenzione e competenza per essere trattata nel modo adeguato.
Ne parliamo con il dottor Guido Carbone, medico chirurgo ortopedico sul territorio bresciano e in Franciacorta, specializzato nelle patologie del piede e nelle tecniche chirurgiche mini invasive più evolute.

Frattura malleolo, quanto è frequente?

E' piuttosto comune e può coinvolgere tutte le fasce di età, dal bambino all’anziano. Nei giovani, di solito, avviene per infortuni durante la pratica sportiva. Gli sport che si associano maggiormente alla frattura del malleolo sono basket, pallavolo, calcio e rugby. Sempre nel giovane una causa importante è rappresentata anche dai traumi stradali (moto, bicicletta). Nei piedi degli anziani, invece, a volte il malleolo si frattura in occasione di incidenti domestici anche banali. In questo caso gioca un ruolo importante l’osteoporosi, per cui l’osso può rompersi anche se l’energia del trauma non è particolarmente elevata.

Come si effettua la diagnosi?

La frattura si manifesta con dolore alla caviglia, gonfiore ed ematoma locale, deformità scheletriche a livello della caviglia, difficoltà a camminare (zoppia).
La diagnosi di una frattura del genere si effettua tramite una radiografia che consente non solo di verificare una frattura, ma anche di vedere come sono allineati i frammenti ossei e di capire dunque se è una frattura composta o scomposta. Fratture molto piccole o composte spesso non risultano da radiografie normali per cui potrebbero essere necessarie radiografie con proiezioni o immagini più approfondite come la TAC che evidenzia anche eventuali problemi di legamenti.

Come intervenire?

La frattura può interessare il malleolo esterno (epifisi distale del peroneo), o quello interno o tibiale. Può capitare di fratturarli entrambi, ma è meno frequente e prevede un tempo di recupero più lungo.
A seconda della sua gravità, questa frattura può essere affrontata con terapie conservative oppure richiedere un intervento chirurgico. In entrambi i casi, sarà poi necessario pensare a una riabilitazione fisioterapica per consentire al paziente di riprendere la propria normale attività quotidiana.
La distinzione più importante da fare è quella fra fratture composte e scomposte. Per le fratture scomposte, con dislocazione dei frammenti ossei, è indispensabile l’intervento chirurgico con l’applicazione di viti e placche come mezzi di fissazione. Le fratture composte invece possono essere trattate in maniera conservativa, con l’applicazione di un gesso che immobilizzi l’articolazione per almeno 30 giorni. Durante questo periodo sull’arto non deve essere dato del peso e devono essere eseguiti controlli periodici.
Parlando in linea generale, è piuttosto raro che una frattura del malleolo si presenti composta, con rapporti articolari regolari.
Nella maggior parte dei casi (60-70%) i pazienti con lesione malleolare vengono operati.

La chirurgia e la riabilitazione

La frattura del malleolo rappresenta l'infortunio alla caviglia più comune. Quindi l’intervento chirurgico è ormai di routine» rassicura il dottor Guido Carbone. «Certo è essenziale avere una certa esperienza per riallineare con precisione l’articolazione della tibio-tarsica: una caviglia male allineata può infatti procurare l’insorgenza di artrosi di questa articolazione». Dopo l’intervento occorrerà indossare un tutore per le prime settimane, in modo da proteggere la caviglia.
Per la frattura del malleolo i tempi di recupero sono di circa 6-8 settimane, dopodiché bisognerà seguire un periodo di riabilitazione.
Una volta rimosso il tutore, infatti, il processo di guarigione non sarà terminato. Anzi, proseguirà per parecchi mesi dopo il trauma.
Non è il caso di scoraggiarsi, ma piuttosto di iniziare un ciclo adeguato di fisioterapia, che potrà ripristinare la funzionalità della caviglia nel più breve tempo possibile.

Frattura malleolo, a chi rivolgersi a Brescia e Franciacorta

Il dottor Guido Carbone è medico chirurgo specializzato in ortopedia e traumatologia con oltre venti anni di esperienza nelle tecniche chirurgiche in campo traumatologico-ortopedico.
A seconda delle patologie e dei casi specifici, il dottor Carbone saprà indicare il trattamento più indicato: quando operarsi e quali tecniche preferire.

Ogni giorno è al servizio dei pazienti all’Istituto Sant’Anna di Brescia (030.31971119), al Poliambulatorio San Matteo di Roncadelle (030.2585435), al Poliambulatorio San Gregorio di Cologne (030.7156761), presso il poliambulatorio Corte dei Disciplini di Travagliato (030.6862404) e, infine, a Travagliato nel suo studio privato.

Per maggiori informazioni: 335.6635217 o visitare il sito dottorguidocarbone.it

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