CALCINATO

Finge una rapina per coprire l'ammanco di cassa, direttrice delle Poste denunciata

Incredibile svolta nella vicenda della rapina alla posta di Ponte San Marco

Finge una rapina per coprire l'ammanco di cassa, direttrice delle Poste denunciata
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Finge una rapina per coprire l'ammanco di cassa, direttrice delle Poste denunciata.

Incredibile vicenda quella accaduta nella giornata di ieri, giovedì 5 novembre 2020, all'Ufficio Postale di Ponte San Marco, frazione di Calcinato. L'ufficio è stato protagonista di una presunta rapina avvenuta attorno all'ora di chiusura, con tanto di sequestro di persona della direttrice. Le indagini delle forze dell'ordine hanno invece scoperto un ingegnoso disegno criminale da parte della stessa direttrice per coprire un ammanco di cassa di cui dovrà ora rispondere penalmente (appropriazione indebita aggravata) oltre alla simulazione di reato e il procurato allarme.

La nota dei carabinieri

«Alto un metro e settantacinque, vestito di scuro, corporatura media, carnagione olivastra, armato di taglierino mi ha costretto all’orario di chiusura a rientrare nell’ufficio postale - recita la nota diffusa dalle forze dell'ordine -, mi ha rubato l’incasso di 7.000 euro e mi ha chiuso a chiave dentro al bagno. Mi sono liberata rompendo la porta a vetri, ferendomi. Questa è la segnalazione che la direttrice dell’ufficio postale ha fatto, verso le ore 13.45, direttamente ai carabinieri di Calcinato. Sul posto, sono accorsi i Carabinieri della Stazione di Calcinato e personale dell’aliquota operativa di Desenzano del Garda, mentre gli equipaggi della radiomobile e delle vicine stazioni rastrellavano la zona circostante. Non ci hanno messo molto però a capire che qualcosa non quadrava nella descrizione dei fatti e nella scena del crimine. Le immediata attività svolte dai militari hanno permesso di evidenziare tutte le incongruenze tra le dichiarazioni rese della vittima ed il sopralluogo eseguito. Nella tarda serata di ieri, infatti, i Carabinieri hanno accertato che in realtà la rapina non era mai avvenuta. Approfittando della sospensione dei controlli di cassa, per le precauzioni sul contenimento del COVID, la direttrice aveva trattenuto per se in diverse occasioni del denaro che poi non era più in grado di rimettere al suo posto congegnando così l’incauto disegno criminoso. Ora dovrà rispondere di simulazione di reato, procurato allarme e appropriazione indebita aggravata».

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