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Finchimica replica alla notizia delle criticità individuate dalle analisi Arpa: "Non vi è alcuna emergenza"

"Non esiste infatti alcuna evidenza di potenziale interessamento neppure delle falde pochi metri sottostanti a quella più superficiale"

Finchimica replica alla notizia delle criticità individuate dalle analisi Arpa: "Non vi è alcuna emergenza"
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Dopo la notizia delle criticità emerse dalle analisi Arpa, arriva la replica di Finchimica: "Non vi è alcuna emergenza".

I dati emersi

I dati delle analisi eseguite dall’Arpa sull’area e sulle falde acquifere vicine alla Finchimica sono stati inviati al Comune di Manerbio. I riscontri pervenuti dall’Agenzia hanno evidenziato alcune criticità, meglio individuate nella presenza di alcune sostanze in misura superiore alle soglie di tolleranza normativamente previste.

 

La replica di Finchimica

 

"Con riferimento alle notizie apparse in questi giorni sugli organi di stampa, Finchimica intende rassicurare, anche da parte sua, che non vi è alcuna emergenza legata alle acque sotterranee utilizzate nel territorio. Non esiste infatti alcuna evidenza di potenziale interessamento neppure delle falde pochi metri sottostanti a quella più superficiale (la cd faldina superficiale sospesa presente fino a 6m di profondità), né - quindi, e a maggior ragione - in quelle molto profonde (la cd falda profonda) che alimentano l’acqua potabile. Si ricorda, peraltro, che nell’area sottostante il sito produttivo è comunque presente un potente strato di argilla naturale, per sua natura impermeabile, a tutela delle risorse idriche pregiate. Finchimica ricorda che il procedimento amministrativo di bonifica sta seguendo il suo normale iter e che le analisi non sono ancora complete".

"Il piano di caratterizzazione e di verifica funzionale alla bonifica - realizzato di concerto e sotto la vigilanza del Dipartimento ARPA di Brescia - è infatti tuttora in corso, seguendo le procedure dettate dalla normativa vigente. Quelli attualmente disponibili sono – pertanto - solo dati parziali, non definitivi e non esaurienti. Ad oggi, le analisi ambientali, realizzate sotto la vigilanza di ARPA, indicano che si tratta di un fenomeno decisamente limitato e che interessa la sola faldina superficiale sospesa. Si rammenta – inoltre - che detta faldina superficiale sospesa ha una bassissima portata d'acqua, tanto da essere considerata priva di alcuna significatività e possibile utilizzo da parte della cittadinanza. Finchimica specifica che: (i) a valle dell’insediamento di Finchimica, lungo la direzione di flusso della falda, già a una distanza di soli 110m dai confini dello stabilimento (piezometro P38), non si rileva alcun superamento dei limiti di sostanze riconducibili a Finchimica; (ii) il piezometro posto a circa 370m dai confini dello stabilimento (piezometro P39) non ha anch’esso rilevato alcun superamento dei limiti di sostanze riconducibili all’Azienda; (iii) in detto piezometro (P39), l’unico e modestissimo superamento (di tetracloroetilene) non è in alcun modo attribuibile a Finchimica dato che in nessuno dei numerosi piezometri realizzati internamente al sito ed immediatamente a valle di esso tale sostanza è mai stata rilevata".

"Finchimica precisa che, in posizione laterale al flusso di falda, sono state rilevate alcune anomalie in un piezometro ubicato ad una distanza di circa 260m dai confini dello stabilimento; nell’intorno di detto piezometro, Finchimica ha già progettato un’integrazione della rete di controllo, che sarà oggetto delle valutazioni di ARPA. Al riguardo, Finchimica evidenzia che, come ben noto agli esperti, tali anomalie possono essere influenzate da quelli che in ambito scientifico si denominano “meccanismi di trasporto” (anche detti “fenomeni di trasporto”) che - nel caso specifico - dovranno essere oggetto di puntuale verifica scientifica e precisa definizione. *** Finchimica mette in rilievo che è sempre stata parte attiva, promuovendo essa stessa, volontariamente, l’apertura del procedimento amministrativo di bonifica. A tale proposito, e in via del tutto preventiva, fa sapere che è già oggetto di studio e valutazione da parte dell’Azienda l’implementazione di una specifica barriera idraulica di protezione della faldina superficiale sospesa, da realizzarsi comunque e indipendentemente dai risultati definitivi delle analisi. Finchimica ha continuato e continuerà a lavorare al fianco di ARPA e delle Istituzioni, con massima trasparenza e totale spirito collaborativo, perché si giunga ad avere finalmente un quadro scientifico chiaro, corretto e soprattutto funzionale all’eliminazione di ogni possibile sostanza interessata, per quanto limitata e circoscritta".

 

"Finchimica è una realtà industriale, riconosciuta come un’eccellenza del suo settore in tutto il mondo ma con profonde radici locali. Opera da quasi 50anni con massimo rigore e responsabilità per garantire lavoro e benessere a centinaia di famiglie, quelle delle lavoratrici e dei lavoratori manerbiesi o residenti nei Comuni limitrofi, e quelle dell’importante indotto generato dall’Azienda in tutto il territorio. Per questo ha fatto e farà tutto quello che è nelle sue competenze - e che la normativa le consente di fare - per assicurare la massima tutela della salute dell’ambiente e far si che ogni passività ambientale, per quanto limitata e circoscritta, sia gestita correttamente ed in modo rigoroso a tutela di tutti. Auspica che, sino a quando non saranno concluse tutte le analisi e non sia chiaro, definitivo ed esauriente il quadro scientifico di riferimento, possa non aver seguito il proliferare di informazioni parziali - non definitive e non esaustive - che generano infondati allarmi nella Comunità tutta, nel Territorio ed nei tanti soggetti che a vario titolo lavorano con e per Finchimica".

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