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Emesse le prime condanne a Brescia per estorsione ed usura aggravate dal metodo mafioso

L'inchiesta, due anni fa, ha portato all'ordinanza di custodia cautelare a carico di tredici persone

Emesse le prime condanne a Brescia per estorsione ed usura aggravate dal metodo mafioso
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Emesse a Brescia le prime condanne per estorsione ed usura aggravate dal metodo mafioso.

Emesse le prime condanne a Brescia

A ricevere le condanne sono stati i cugini  Vincenzo e Giuseppe Facchineri, dell'omonima famiglia originaria della Piana di Gioia Tauro (secondo gli inquirenti parte della 'ndrangheta). A loro toccherà scontare la condanna rispettivamente a 4 anni, 5 mesi e 10 giorni e a 3 anni e 4 mesi di carcere. I due erano indagati nell'ambito della maxi inchiesta della Dda bresciana  denominata Atto Finale.

Metodo mafioso

L'inchiesta, due anni fa, ha portato all'ordinanza di custodia cautelare a carico di tredici persone. Stando alle ricostruzioni fornite da parte dei sostituti procuratori i due soggetti avevano messo a punto una serie di atti criminosi. Tra questi avevano cercato di estorcere cinque milioni di euro ad un imprenditore edile dell'Ovest, il tutto in cambio della loro protezione. Il loro modus operandi è stato dal pm come legato a metodi mafiosi: minacce, pizzini e atti criminali.

 

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