Natale

Da Bagnolo il presepe dell'artista Batta raggiunge la città

E' visitabile sino all'epifania nella chiesa dei pellegrini di San Giacomo al Mella

Da Bagnolo il presepe dell'artista Batta raggiunge la città
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di Marianna Baldo

Una serie di fortuite coincidenze che hanno dell’incredibile per quanto abbiano dato vita a un qualcosa di meraviglioso: il presepe pellegrino nella chiesa dei pellegrini a Brescia.

Da Bagnolo il presepe dell'artista Batta raggiunge la città

Per arrivare a una sacra raffigurazione che lascia in preda allo stupore bisogna tornare a circa dieci anni fa, quanto Ivan Battaglia, in arte Ivan Batta, originario della città ma sposato a Bagnolo Mella, decise di iniziare a creare da zero degli elementi del presepe.

A dar vita a questa idea fu il periodo di grande vicinanza e sostegno alla moglie Gianna, mancata cinque anni fa a seguito del morbo di Lou Gehrig, meglio conosciuta come Sla, acronimo di sclerosi laterale amiotrofica.

Ivan e Gianna, da sempre, amavano in questo particolare periodo dell’anno allestire il loro albero di Natale, una tradizione immancabile. Durante la malattia di lei, l’assistenza di Batta era sempre più importante, così influenzato da un amico allestitore appassionato di presepi che si dilettava in stile “rustico”, anche il 74enne naturalizzato bagnolese, ha iniziato a muovere i primi passi, in tal senso. Le casette, le strutture, i piccoli meccanismi, sono stati costruiti mentre le ore a fianco di Gianna trascorrevano, dando vita a un’opera meravigliosa, più volte notata non solo dalla gente comune ma altresì da giurie del settore.

Il suo instancabile lavoro interessa più livelli di profondità, allestiti in città con la collaborazione dell'amico Mario, nei quali si leggono evidenti rimandi al nostro territorio come la “Loggetta” di piazza 4 Novembre a Bagnolo Mella, o un esempio di tipica architettura agreste della Bassa. Secondo l’immaginario di Ivan, Maria e Giuseppe suo sposo, in attesa della nascita del bambino, trovano riparo e riposo proprio sotto il portico di una vecchia cascina (volutamente deturpata, con il tetto fallato, i vetri rotti, per ricordare la semplicità di una straordinaria natività e nel contempo com’è facile oggi trovare testimonianze dei secoli scorsi in quelle condizioni).

In San Giacomo al Mella

Oggi l’intera produzione è immensa: largo ben 160cm, profondo 250 e alto 235, e di certo non è facile trovare chi la possa accogliere senonché l’avere altri amici artisti lo hanno portato ad essere conosciuto dall’associazione Amici della Chiesa di San Giacomo al Mella o dei Romei (a Brescia in via Milano 117), che da circa 1000 anni è il punto di riferimento per i pellegrini di Brescia e delle province vicine, in partenza per Santiago de Compostela, Roma, Gerusalemme e altre mete di pellegrinaggio. Proprio qui ogni terza domenica del mese, per opera della confraternita di Santiago de Compostela - Capitolo Lombardo Brescia, vengono consegnate le credenziali ai pellegrini in partenza.

Quale migliore location se non questa chiesa, considerato che anche quello della sacra famiglia è stato un pellegrinaggio? Ma ancor più interessante, è il pellegrinaggio del presepe stesso che da Bagnolo, dove è nato ed è stato creato, ha viaggiato sino a Brescia, dove per l’artista è stato un vero e proprio ritorno alle origini, mentre per la sacra raffigurazione un esordio. Ancor meglio notare come una luce conduca sia alla storia di San Giacomo Maggiore (la cui tomba fu sovrastata da una distesa di stelle, da qui Compostela: campo di stelle) e la cometa che con la propria luce portò i Re Magi dinnanzi al Bambino.

Quando visitarlo

Non resta dunque che poterlo ammirare in un contesto insolito ma di certo molto suggestivo, ogni domenica e a Santo Stefano sino al 6 gennaio 2025, dalle 15 alle 17.30.

Domenica, 15 dicembre alle 18.45, inoltre a seguire ci sarà la messa e la cerimonia di investitura dei pellegrini in partenza. Quale migliore occasione. Per maggiori informazioni è possibile scrivere a: cuoripersangiacomo@gmail.com o seguire la pagina Facebook ufficiale che ha come foto profilo l’abside della chiesa stessa (Chiesa di San Giacomo al Mella o dei Romei).

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