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Coronavirus: all'ospedale di Chiari si intravedono i primi deboli spiragli di luce

Il trend sembra finalmente in rallentamento, ma non bisogna abbassare la guardia. Anche l'Amministrazione invita a seguire le regole.

Coronavirus: all'ospedale di Chiari si intravedono i primi deboli spiragli di luce
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All'ospedale si intravedono i primi deboli spiragli di luce. Il trend sembra finalmente in rallentamento, ma non bisogna abbassare la guardia.

Coronavirus: all'ospedale di Chiari spiragli di luce

Si lavora sodo, ma piano piano sembra che il massimo impegno messo in campo per fronteggiare l’emergenza Coronavirus stia portando i suoi frutti. All’Asst Franciacorta (che comprende i presidi di Chiari, Iseo, Palazolo e Orzinuovi) la «guerra» la si sta combattendo tutti insieme: l’obiettivo è salvare il maggior numero di persone possibile. Fortunatamente, rispetto alle scorse settimane, si intravedono  i primi timidi spiragli di luce.

Parola al direttore sanitario

«E’ una situazione delicata, ma il trend rispetto alla scorsa settimana sembra mostrare un rallentamento - ha spiegato il direttore Jean Pierre Ramponi - Non significa che la situazione sta migliorando e che l’emergenza è quasi finita, ma soltanto che piano piano stiamo riscontrando una minore pressione. Anche gli accessi al Pronto soccorso sono leggermente in calo ed è comunque qualcosa di positivo».
Tutta l’Asst Franciacorta ha messo a disposizione 250 posti dedicati al CoVid-19 e al momento sono tutti occupati. Sono stati fatti i salti mortali per reperirne così tanti e l’impegno messo in campo da tutti è stato massimo.
«Vorrei spendere un ringraziamento nei confronti dei medici, degli infermieri e di tutti coloro che si sono messi in gioco per fronteggiare questa emergenza-  ha evidenziato Ramponi - Ovunque, ma in particolare a Chiari e Iseo, l’impegno è encomiabile. Queste persone si sono “dimenticate” le loro famiglie  e i loro impegni e si sono messe a completa disposizione di chi ha bisogno».

Non si cercano volontari per le video chiamate

E’ importante sottolineare che al contrario di quanto apparso sui social network nei giorni scorsi, l’ospedale non è assolutamente in cerca di volontari per mantenere i contatti tra i pazienti e la famiglia.
«E’ permesso accedere ai reparti solo ed esclusivamente al personale specializzato e autorizzato - ha precisato Ramponi - Per le persone anziane o che non riescono a mettersi in contatto con la famiglia in autonomia, viene fornito l’aiuto interno per le videochiamate e tutto il resto».

Civic center a disposizione

Non è mancato un accenno agli spazi messi a disposizione dell’Asst Franciacorta dal Comune di Chiari. Il Civic center del vicinissimo Polo scolastico, che si trova in via Lancini a pochi metri dall’accesso del Pronto soccorso,  è pronto. E’ stato preparato, per qualsiasi evenienza, dall’associazione Amali nel corso dello scorso fine settimana.
«Vorrei ringraziare il Comune e in particolare il sindaco Massimo Vizzardi per averci messo a disposizione questa struttura - ha spiegato Ramponi - Come direzione, tutti insieme, abbiamo deciso di portarci avanti in caso ci fosse necessità di spazi. Non sarà una struttura che va a sostituire l’ospedale per  prestare assistenza sanitaria, ma, se ce ne sarà bisogno, sarà un luogo dove le persone in difficoltà nello svolgere la quarantena a casa o che non possono ancora tornare dalle loro famiglie potranno appoggiarsi».

Il commento dell'Amministrazione

L’Amministrazione guidata dal sindaco Massimo Vizzardi ha subito deciso di mettersi a disposizione dell’ospedale.
«Fin dal primo giorno abbiamo ritenuto doveroso stare in ogni modo a fianco del nostro ospedale, pur restando un passo indietro per rispetto delle competenze e per la fiducia nel lavoro svolto dall'Asst Franciacorta - ha commentato il primo cittadino - Una realtà che ha dovuto anche supplire agli evidenti limiti della medicina territoriale gestita da Ats. All'ospedale abbiamo cercato di dare tutto il supporto possibile: abbiamo sospeso la sosta a disco orario per dare maggiore comodità al personale ospedaliero ed ai pazienti, abbiamo messo a disposizione la Protezione civile per gestire la mobilità delle autoambulanze, abbiamo  consegnato il Civic center per una loro migliore organizzazione degli spazi. Rimaniamo a disposizione perché solo insieme,  facendo rete si possono vincere le grandi battaglie. Un tema che dovrebbe essere caro a tutte le Istituzioni: non è questo il tempo di dividersi. Ci sarà il momento in cui si dibatterà su come poteva essere gestita meglio l'emergenza, a Roma come a Milano, ma è una discussione da rimandare a quando tutto sarà finito. Ora chiedo "semplicemente" ad Ats e Regione più attenzione agli operatori sanitari, più attenzione a chi malato e/o in quarantena nelle proprie case ed ai nostri anziani ospiti alla Casa di riposo Cadeo. I tamponi devono essere fatti in modo puntuale e con regolarità. Alla città chiedo di continuare a tenere quella condotta responsabile che ha caratterizzato i clarensi in queste settimane: fino a Pasqua non si esce!».

Clicca qui per scoprire di più sulla raccolta fondi #InsiemexAsstFranciacorta

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