Confermata condanna alla Corte dei Conti per un ex sindaco bresciano, si parla del “BarbarescaGate” di Trenzano. In arrivo 300mila euro.
Confermata condanna alla Corte dei Conti per un ex sindaco bresciano
Confermata condanna alla Corte dei Conti per un ex sindaco bresciano e per la gestione del caso Barbaresca, nella zona est del paese della Bassa bresciana. La questione della lottizzazione della zona agricola a confine tra Maclodio e Trenzano, oggi parco fotovoltaico, che si snoda in oltre un decennio di scelte amministrative.

Il comunicato del gruppo allora di opposizione, oggi in maggioranza
Pronta la comunicazione di Futuro Adesso per sottolineare la decisione giudiziaria che coinvolge Trenzano: “Oggi, Giornata mondiale della Legalità, apprendiamo che i cittadini di Trenzano e Cossirano vedono riconosciuto il diritto di essere risarciti di una parte degli oltre 300.000 euro di soldi propri andati perduti a causa di scelte operate dalla prima Amministrazione Andrea Bianchi. Resta il rammarico per i 130.000 euro circa che non saranno restituiti al Comune di Trenzano a causa della sopravvenuta prescrizione. La condanna è avvenuta a seguito di una serie di provvedimenti relativi all’area Barbaresca, che sono stati giudicati gravemente scorretti in tutti i gradi di giudizio dalla Corte dei Conti. Giova ricordare che i riflettori sull’area Barbaresca sono stati puntati, fin dal suo insediamento, dall’Amministrazione Bianchi, la quale aveva dato avvio ad una serie di provvedimenti contro le Amministrazioni Paderno e Bracca, culminate con una “messa in mora” e, stando alle numerose dichiarazioni dell’ex primo cittadino, ad una denuncia alla magistratura per danni che non ha mai saputo dimostrare”.
Il caso cominciò nel 2008
Il gruppo Futuro Adesso narra le vicende del caso Barbaresca dal 2008: “Nel 2008, l’Amministrazione Bianchi ha intrapreso una serie di operazioni finanziarie che hanno suscitato l’interesse della magistratura e determinato la condanna, ora definitiva. L’esposto effettuato alla fine del 2010 dagli allora consiglieri di “Futuro Adesso” si è reso necessario dopo che non sono stati nemmeno considerati gli innumerevoli appelli fatti alle persone coinvolte al fine di riconsiderare le proprie decisioni. Dal canto nostro, tacere significava non difendere gli interessi dei cittadini ed esporsi in prima persona al rischio di trovarci fra i condannati. All’Amministrazione in carica compete ora il compito di rendere nuovamente nella disponibilità della collettività le cifre indicate di giudici, operando con la consueta serenità nei confronti di tutte le persone coinvolte, che verranno messe nelle condizioni di risarcire nei modi e nei tempi debiti, il danno incautamente causato”.
La comunicazione porta le firme del vice sindaco Anna Falsina e dell’Assessore Stefano Bonomi. La vicenda ha coinvolto 18 nomi in totale.