I conti del caso Barbaresca a Trenzano
La Corte dei Conti evidenzia un danno erariale di oltre 300mila euro, parte dei quali in prescrizione.
Ecco i conti del caso Barbaresca
Il BarbarescaGate
Sono arrivati sviluppi sul caso «BarbarescaGate» che ha tenuto banco negli ultimi mesi. La questione della lottizzazione della zona agricola a confine tra Maclodio e Trenzano, oggi parco fotovoltaico, che si snoda in oltre un decennio di scelte amministrative.
L'ex sindaco
In settimana, mercoledì scorso, è stata pubblicata la condanna della Corte dei Conti, dove viene evidenziato un danno di oltre 300mila euro (circa 130mila però sono andati in prescrizione) imputabili all’Amministrazione uscente. Sono 18 le persone coinvolte, a pagare il conto più salato l’ex primo cittadino di destra Andrea Bianchi e diversi volti della politica locale. Nel provvedimento della Corte dei Conti emerge chiaramente che ad avere un ruolo centrale non è stato soltanto l’ex sindaco, ma anche l’ex assessore al Bilancio Aldo Rossi e l’amministratore unico della partecipata comunale Paolo Del Pasqua. La triade dovrà versare il 60% del totale della cifra del danno erariale. L’ex sindaco Bianchi e gli altri due dovranno sborsare di propria tasca oltre 35mila euro.
Gli altri nomi
Ecco i nomi degli politici coinvolti: Flaminio Beltrami, Alessia Ferretti, Gianpaolo Maffoni e Lorenzo Scarpini, con la quota minima di 1.632,56 euro ciascuno. Sempre dalla Giunta arrivano anche le condanne per Ippolito Silini, Ezio Quaresmini e Adelia Zotti, con una cifra di poco superiore ai 3mila euro. I politici classe 1984 Gianmario Fusardi e Silvia Manenti dovranno invece risarcire una cifra di 4.897,68 euro per il responsabile di Forza Italia e 6.530,24 per la trenzanese. Sempre vicini all’area politica di Bianchi, dovranno pagare ciascuno oltre 8mila euro sia Dario Cortellini sia Ezio Pelosi.
Anche delle fila degli uffici del comune
Anche funzionari di piazza Vittorio Emanuele sono stati ritenuti colpevoli di dolo nella vicenda del caso Barbaresca: Caterina Albanese, Ercole Brambilla, Umberto De Domenico e Fortunato Mazzone.