Le parole del direttore generale dell’Asst Franciacorta

Borelli: "Il punto nascite di Iseo riaprirà con l’ok di Regione e debellato il Covid"

Servono determinate condizioni di sicurezza per riaprire il punto nascite e anche la questione dettata dal Dm70 relativo alla soglia dei 500 parti all’anno è da tenere in considerazione.

Borelli: "Il punto nascite di Iseo riaprirà con l’ok di Regione e debellato il Covid"
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Alla fine dell’emergenza il punto nascite di Iseo riaprirà, ma a consentirlo dovrà essere la Regione, che dovrà valutare se il numero nei nati (2020 a parte, vista l’emergenza Covid) permetta ancora al reparto di rimanere attivo o meno.

Borelli: "Il punto nascite di Iseo riaprirà con l’ok di Regione e debellato il Covid"

"Fino a settembre siamo ancora nella possibilità che ripartano le infezioni da Covid - ha sottolineato il direttore generale dell’Asst Franciacorta, Mauro Borelli, facendo il punto della situazione sull’ospedale di Iseo - Regione ci ha chiesto di riaprire in sicurezza gli ospedali, per quanto possibile. Sto frazionando il tutto, forse da fine giugno ripartiranno tutti i servizi. Stiamo acquistando dei termo scanner automatici per il rilevamento della temperatura e ci stiamo attrezzando con un sistema nuovo. Al momento a Iseo c’è una persona che prende la temperatura, ma stiamo diversificando gli ingressi: chi va al pronto soccorso ha un’entrata, chi deve fare una visita ha un altro ingresso, chi va a trovare i congiunti deve invece seguire orari precisi. Finché non abbiamo debellato il virus devo tutelare la sicurezza di chi lavora e di chi entra in ospedale per farsi curare".

Le strutture sanitarie restano blindate: l'emergenza Covid non è ancora finita

"Anche i prelievi del sangue vanno contingentati e saranno su prenotazione - ha continuato Borelli - Ats deve approvare il piano per la riorganizzazione. Se il Covid se ne va io non ho nessun problema a riaprire il punto nascita. Al momento a Iseo una donna può seguire tutto il percorso fino al parto, ma l’atto della nascita ora come ora non è possibile. Poi c’è sempre la pediatria".

Servono determinate condizioni di sicurezza per riaprire il punto nascite e anche la questione dettata dal Dm70 relativo alla soglia dei 500 parti all’anno è da tenere in considerazione.

"L’ospedale di iseo non ha mai avuto una terapia intensiva, con l’emergenza abbiamo aperto una sub intensiva e vogliamo continuare a mantenerla - ha concluso Borelli - L’idea è di ricavare questi tre posti nel reparto di Medicina. Anche l’ospedale di iseo sta rinascendo, ma ci vuole tempo e serve capire dove stiamo andando con il virus. Dobbiamo occuparci di cosa può succedere se torniamo in emergenza Covid. Il tentativo che sto facendo è di rendere l’ospedale di iseo Covid free. L’idea è che, chi arriva col Covid, venga ricoverato a Chiari. Sarei ben contento di riaprire il reparto nascite, ma non quest’anno, e sempre che Regione Lombardia ci dia il via libera. Per ora restano il percorso nascite e la pediatria. Non ho nessuna intenzione di affossare l’ospedale di Iseo, anzi, sto cercando di farlo rivivere".

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