Il caso

Barista non chiude alle 18 per protesta

L'appello della titolare del Diego Caffè di Rovato: "Fate come me, tenete aperto!"

Barista non chiude alle 18 per protesta
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Chiara, la titolare del Diego Caffè di Rovato, non è una negazionista del Covid-19. Anzi, nel suo locale le norme anti-contagio sono rispettate alla lettera. O, almeno così era fino al Dpcm che ha stabilito la chiusura alle 18 per bar e ristoranti: una misura drastica che ha innescato la protesta della barista, che ha deciso di tenere aperto fino alle 20, suo orario di chiusura normale, e ha lanciato un appello all'intera categoria. "Spero di non essere l'unica e che altri seguano il mio esempio", ha dichiarato.

Barista non chiude alle 18 per protesta

Lunedì 26 ottobre, nel primo giorno di entrata in vigore del Dpcm, Chiara ha tenuto aperto il suo bar fino alle 20. E intende fare lo stesso, nella speranza di non essere lasciata sola in questa protesta. "Perché durante il giorno possiamo tenere aperto e la sera no? - ha sottolineato -  A logica io ho più affluenza a mezzogiorno. La sera lavoro bene con gli aperitivi. Lo so, per me si tratta solo di un paio d'ore, ma fanno la differenza, visto che il calo c'è già stato. Il mio è più che altro uno sfogo, ma spero che lo faccia qualcun altro e di non essere l'unica". La giovane barista è consapevole che potrebbero arrivare, da un momento all'altro, le Forze dell'ordine. "Certo che ho paura delle sanzioni - ha sottolineato - Ma secondo me questa misura è sbagliata". I suoi video pubblicati su Facebook hanno suscitato un ampio dibattito e c'è chi le ha manifestato la propria solidarietà e chi invece l'ha duramente contestata. "Ho ricevuto molti attacchi sui social, ma non mi interessa. Io vado avanti", ha aggiunto. Altri bar della zona nei giorni scorsi sono stati multati, ma per Chiara la situazione è diversa: "C'era assembramento e non indossavano le mascherine. Noi invece lavoriamo nel rispetto delle regole. Chiediamo solo di tenere aperto".

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