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Arrestato il molestatore della ciclabile, è un ventenne nordafricano

Ora il 21enne nordafricano si trova nel carcere di Canton Mombello in attesa del processo e del successivo provvedimento di espulsione

Arrestato il molestatore della ciclabile, è un ventenne nordafricano
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Arrestato il molestatore della pista ciclabile che la scorsa settimana aveva tentato di violentare una donna di Calcinato.  Ora il 21enne nordafricano si trova nel carcere di Canton Mombello in attesa del processo e del successivo provvedimento di espulsione. L'uomo infatti che viveva presso un amico residente a Ponte San Marco, si trovava anche in uno stato di clandestinità.

Le ricerche da parte dei Carabinieri

I militari, a seguito della denuncia da parte della vittima, una ragazza classe 1987 di Calcinato, hanno dato il via alle ricerche. Nei giorni successivi infatti diversi residenti saputa la notizia hanno iniziato a depositare segnalazioni in caserma che indicavano un uomo di colore, giovane, aggirarsi in modo strano per le vie della frazione di Ponte San Marco. Nei diversi controlli nelle aree prese di mira dal molestatore, i militari hanno fermato un giovane che corrispondeva alla descrizione. L’uomo sprovvisto di documenti e dall’atteggiamento sospetto, ha costretto i militari a condurlo in caserma dove è stato sottoposto a riconoscimento facciale, confermato dalla stessa vittima che è riuscita a identificarlo. La ragazza infatti ha riconosciuto il suo carnefice, anche perché l’uomo durante il tentativo di violenza non aveva il viso coperto. L'uomo, dopo un primo interrogatorio e la conferma da parte della vittima, è stato così sottoposto a custodia cautelare in attesa del processo per violenza. Ad emettere il provvedimento di custodia è stato il sostituto procuratore Roberta Panico che ha diretto le indagini.

La tecnica del molestatore

Dai numerosi appostamenti messi in atto dagli uomini della stazione di Calcinato, presumibilmente l’uomo prendeva di mira le vittime in una zona del centro per poi pedinarle sperando di poterle aggredire una volta arrivati in un’area meno trafficata. Motivo per il quale la donna è stata colta di sorpresa appena varcata la soglia della pista ciclabile che costeggia il fiume.

I fatti

L'episodio della violenza risale a una settimana fa, quando la donna di Ponte San Marco stava passeggiando in centro alla frazione per raggiungere il percorso della pista ciclabile posto sull'argine del fiume Chiese.
Probabilmente seguita da diverse centinaia di metri, la donna ad un certo punto è stata avvicinata dal ragazzo nordafricano che ha iniziato subito ad avanzare richieste. In pochi secondi l'approccio si è trasformato in un tentativo di violenza. Strattonata e presa per un braccio, la donna ha iniziato a divincolarsi, urlando a squarciagola nel tentativo di attirare l’attenzione di qualche passante ma purtroppo nessuno era presente. L’aggressore ha così estratto un punteruolo con il quale ha ferito la donna ad una guancia che nel frattempo è caduta a terra. L’uomo ha continuato nel tentativo di violenza, provocando diverse ferite sul petto della donna che in un momento di distrazione è riuscita a divincolarsi e a fuggire.

Le accuse

L'uomo è accusato di violenza sessuale previsto e punito dall’art. 609 bis del Codice penale. Perché ricorra tale delitto occorre che l’autore compia sul corpo della vittima un atto a sfondo sessuale con toccamento di zone intime, e perché ricorra il reato di violenza sessuale consumata è sufficiente che il contatto raggiunga la vittima.
In attesa della convalida e della successiva espulsione, a finire nei guai anche il connazionale che non aveva dichiarato la presenza dell’ospite, in quanto clandestino.

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