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Antenna al Centro Sportivo Corcione, arriva la replica da parte dell'Amministrazione

“Come amministrazione siamo già in contatto con ARPA per avviare azioni di monitoraggio dell’impianto quando verrà installato"

Antenna al Centro Sportivo Corcione, arriva la replica da parte dell'Amministrazione
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Antenna al Centro Sportivo Corcione, arriva la replica da parte dell'Amministrazione comunale di Gussago.

Antenna al Centro Sportivo Corcione, la replica dall'Amministrazione comunale

Il Comune di Gussago è dotato dal 2007 di un piano di localizzazione degli impianti radiobase, che ha permesso e sta permettendo tutt’ora di “governare” l’installazione degli impianti sul territorio, con un’attenta valutazione dei siti selezionati e deputati ad ospitare questi impianti, tra cui è incluso anche il Centro Sportivo Corcione.

 

“In merito all’impianto di prossima realizzazione nel centro sportivo Corcione, nella frazione di Casaglio - ha spiegato il sindaco Giovanni Coccoli -  ci tengo a tranquillizzarvi e garantire che la salute di noi cittadini è ampiamente tutelata, come emerso dai confronti con ARPA, ente competente che attraverso i suoi tecnici valuta che gli impianti rispettino la norma vigente in tema di emissioni elettromagnetiche".

 

É stato in particolare sottolineato che:

"Ad oggi nonostante l’incremento della domanda di infrastrutture di questo tipo e l’avanzamento e miglioramento della tecnologia, non sono cambiati i valori vigenti in tema di tutela all’esposizione ai campi elettromagnetici che restano sempre altamente cautelativi. La normativa vigente in Italia è tra le più restrittive e tutelanti in materia, con limiti 10 volte inferiori rispetto le raccomandazioni internazionali date dalla commissione che studia il tema a livello globale (ICNIRP) e in uso in altri stati europei e non".

Potenziamento di un sito

Ad essere precisato è stato anche il metodo di valutazione adottato

"La valutazione dei progetti di potenziamento di un sito, come nel caso della nuova “antenna”, avviene considerando le emissioni date contemporaneamente da tutti gli impianti della zona (esistenti e di previsione) al massimo della loro potenza di funzionamento. Questa condizione teorica è fisiologicamente non riscontrabile in fase di funzionamento effettivo, dove si riscontrano normalmente valori più bassi, in quanto gli impianti funzionano con potenze diversificate nel tempo a seconda dell’effettiva necessità. Questo metodo di valutazione garantisce quindi un ulteriore cautela posta dall’ ARPA territoriale per la salute pubblica".

 

“Come amministrazione siamo già in contatto con ARPA per avviare azioni di monitoraggio dell’impianto quando verrà installato, in modo da avere dati oggettivi e riscontri sulla situazione reale di esposizione della cittadinanza, nonostante l’ampia cautela già posta dal legislatore e dagli enti competenti in tema” - ha continuato Giulia Marchina, Vice Sindaco e Assessore all’Urbanistica.

 

Cosa è richiesto da parte delle nuove tecnologie

Le nuove tecnologie che utilizzano frequenze più alte, e hanno una capacità maggiore di trasmissione dei dati, richiedono però, anche a fronte di un non innalzamento di questi limiti, di individuare un numero crescente di siti per garantire la copertura del territorio.

 

“Come Amministrazione abbiamo in programma, come già dichiarato più volte in consiglio comunale” - continua l’Assessore Giulia Marchina - “l’aggiornamento del piano di localizzazione delle stazioni radiobase, strumento facoltativo e di cui non tutte le amministrazioni sono dotate, che permetterà di continuare a gestire il tema con un ruolo attivo e di scelta da parte dell’amministrazione".

 

"La scienza è continuamente al lavoro sul tema, quindi le conoscenze sono sempre più ampie ed affinate, ciò che conta, per non cadere in disinformazione o allarmismi inutili è affidarsi ad evidenze scientifiche accertate e alle fonti ufficiali, date dagli enti preposti alla valutazione della materia. La salute dei cittadini è al primo posto delle nostre priorità".

 

 

 

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