Amianto mai rimosso: indagato il sindaco
Amianto mai rimosso: il sindaco di Castelli Calepio, Giovanni Benini, è indagato per disastro ambientale in concorso, omessa bonifica e rifiuto d'atti d'ufficio nel caso relativo alle lastre di eternit presenti nell'azienda Cantiere Fratus, ora chiusa.
Amianto mai rimosso: indagato il sindaco
Sono quattro gli iscritti al registro degli indagati per il caso dell'amianto mai rimosso dall'azienda Cantiere Fratus di Castelli Calepio. Fra questi figurano il primo cittadino del Comune bergamasco, Giovanni Benini, una dipendente comunale e i due titolari della Fratus, padre e figlia. Tutti dovranno rispondere di disastro ambientale in concorso e omessa bonifica, mentre solo sul capo del primo cittadino e della sua impiegata pende anche l'accusa di rifiuto di atti d'ufficio.
Complessivamente gli indagati sono cinque, dal momento che i riflettori della Procura sono puntati anche sull'area che ospitava l'ex fonderia.
Parola al Comitato Salute Pubblica
Il tutto è stato ufficializzato dopo che, questa mattina, carabinieri e magistrato si sono recati in Municipio e nella sede della Fratus per un sopralluogo e per acquisire nuova documentazione relativa al caso. Nel pomeriggio invece, nei capannoni della Cis Motta (ditta confinante con l'azienda interessata dall'indagine) si è svolta una conferenza organizzata dal Comitato Salute Pubblica di Castelli Calepio e Palazzolo sull'Oglio: a parlare è stato il consigliere e tesoriere del gruppo, Achille Pagliuca, il quale ha ripercorso tutta la vicenda e, documenti esclusivi alla mano, ha confutato quanto comunicato dal Comune, ovvero che per i cittadini l'amianto mai rimosso non sarebbe un pericolo immediato.
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