Alla scoperta dei segreti di Villatico
L’intervista a Fabio Sirani, capitano dei rossi che da sei anni di fila si aggiudicano il Palio delle Quadre
Vincono da sei anni. Di fila. In tutte le edizioni qualcuno cerca di "rubargli" il primo posto del podio, ma loro ce la fanno sempre.
Alla scoperta dei segreti di Villatico
Sono i rossi di Villatico, presieduta da Giancarlo Ghidini e che, anche quest’anno hanno vinto la staffetta finale del Palio delle Quadre e custodiranno fino al prossimo anno il drappo dipinto da Anna Ramera.
La squadra è composta da Leonardo Sirani, Nicolò Sirani, Mirco Mei Tomasi, Gabriele Cadei, Matteo Caruna (artefice della rimonta), Vanni Akwannor, Luca Cropelli e Amine Mahmoud capitanati da Fabio Sirani con Andrea Sbaraini in qualità di responsabile degli atleti e l’allenatore Andrea Dell’Angelo.
A svelare i "segreti" del successo è stato proprio il capitano Sirani che non si è tirato indietro davanti alle nostre domande.
Sei vittorie consecutive, come l’avete vissuta? Ve lo aspettavate questo successo?
Essendo un gruppo ormai rodato ci aspettavamo un buon risultato, ma nulla si può mai dare per certo. Siamo partiti concentrati, pensando a fare la nostra gara e dare il meglio. Sicuramente non ci aspettavamo un tale distacco dagli altri.
C’è stata della pianificazione? Un piano sulla composizione della squadra?
Sì, certo. Ci siamo basati su uno schema dato soprattutto dall’esperienza: Mirko in partenza, che mantiene sempre i suoi buoni tempi, Gabriele che è quello con meno partecipazioni, e poi lo sprint finale con Matteo e Vanni che ci hanno condotto alla vittoria.
Come funziona il vostro allenamento? Si concentra negli ultimi mesi?
Certamente si concentra negli ultimi mesi quando c’è lo sprint finale, ma non viene a mancare nel corso di tutto l’anno. Diciamo che in estate quando sono fermi tutti gli altri sport si concentrano gli allenamenti di gruppo, ma non si fermano mai quelli individuali e di tanto in tanto se ne organizzano comunque alcuni insieme. Alcuni del team fanno anche parte dell’Atletica o ci sono passati... Il lavoro è mirato, non è qualcosa di approssimativo e non mancano vari consigli e indicazioni da parte degli allenatori e dei responsabili.
Come è il vostro rapporto?
Sicuramente di unione che, come tutti gli anni, tende a consolidarsi negli ultimi mesi. Anche chi non è in prima squadra si allena con tutti gli altri e si sta insieme per fare gruppo. Crediamo sia importante essere un team e fare squadra. Corriamo per vincere, ma crediamo che ci si debba anche divertire. Ormai sono quasi 8 anni che si è formato il gruppo: nei primi due anni non abbiamo conseguito la vittoria, ma ci siamo preparati e abbiamo lavorato per arrivarci. Poi abbiamo iniziato a raccogliere i frutti.
E per l’anno prossimo? Come la vedete?
Per l’anno prossimo vediamo. La speranza è di essere sempre lì, di riuscire a battere i nostri avversari, sempre con una sana e divertente competizione. Noi ce la metteremo tutta. Ci piacerebbe senza ombra di dubbio portare a casa la settima vittoria. Finché riesco a correre, sicuramente lo farò e spero che questo valga anche per i miei compagni. Dico sempre a me stesso e agli altri che la cosa più importante è essere prima di tutto corretti e di divertirci, senza crearsi dei crucci che poi possono influire anche negativamente sulla squadra. So bene che tutti noi cerchiamo di dare il nostro meglio dunque per il futuro si vedrà, l’augurio è di avere sempre lo stesso spirito.
Da parte del Direttivo di Villatico non sono mancati ulteriori ringraziamenti al team che, ancora una volta, ha saputo regalare una grandissima soddisfazione e tanta gioia che si sono andate a sommare al successo ottenuto da tutta la quadra rossa.