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Accoltellato in stazione a Desenzano, la vittima è Nerino Zamboni
L'uomo è stato ricoverato d'urgenza in ospedale: purtroppo sta lottando per la vita.

Aggiornamento delle 12.40
Sembra essere fuori pericolo Nerino Zamboni, vittima di un accoltellamento. Con una nota postata sui social, la figlia Federica ha rassicurato pubblicamente i cittadini, gli amici e i conoscenti del padre, che dopo circa 36 ore di preoccupazione per le gravi ferite riportate, sta meglio. Il ringraziamento da parte della famiglia è rivolto a tutti quelli che hanno speso parole di conforto e affetto nei confronti di Zamboni; si dispiacciono per aver letto commenti che invece gettano discredito e chiede rispetto del dolore. Rimane ancora un mistero il movente dell’accaduto.
Vittima del terribile agguato che si è consumato nella tarda serata di giovedì è il conosciuto Nerino Zamboni, lonatese di 70 anni e titolare di una nota impresa funebre con sede in via Cavalieri di Vittorio Veneto a Lonato.
Nerino Zamboni lotta per la vita
L’episodio violento e gravissimo nella notte tra giovedì 3 e venerdì 4 dicembre a Desenzano del Garda, dove nei pressi della stazione ferroviaria un cittadino pachistano ha accoltellato al collo il 70enne italiano di Lonato del Garda, ferendolo gravemente. Il movente è al vaglio degli inquirenti, i quali sostengono che i due si conoscessero già e hanno ipotizzato il tentato omicidio.
La vittima è stata ricoverato d’urgenza in ospedale: la sue condizioni di salute erano giudicate gravissime a seguito delle serie ferite riportate durante l’aggressione. Purtroppo non sembrano esserci buone notizie: stando alle ultime informazioni Zamboni sarebbe in fin di vita. La sua città però non perde la speranza: tantissimi concittadini si sono espressi sui social augurando una pronta guarigione al lonatese, che è anche militante nell’Associazione Nazionale dei Carabinieri. “Tutta la comunità lonatese e non è con te”, si legge su Facebook.