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A passo di danza per sostenere i valori dell’Avis

La 26enne Deborah Martinazzi era fra i finalisti della prima edizione del contest promosso dall’associazione regionale con il patrocinio di palazzo Pirelli

A passo di danza per sostenere i valori dell’Avis
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di Emma Crescenti

E’ andata in scena lo scorso sabato, in piazza Lombardia, la prima edizione di «Avisini, che spettacolo», il talent show ideato dall’Avis regionale (con il patrocinio della Regione) che ha messo in mostra le abilità dei donatori di sangue di tutta la Lombardia. Sul palco, fra i finalisti, anche un pezzo di Franciacorta: la giovane ballerina Deborah Martinazzi si è esibita nel cuore di palazzo Pirelli, portando in scena non solo la sua bravura ma anche un messaggio di vita e solidarietà.

«Avisini, che spettacolo»: una prima edizione firmata dal successo

Presentato da Marco Maccarini, alla presenza giuria di alto profilo composta da Miky Boselli di Radio Number One, dalla ballerina Valeria Bonalume, dall’attore Andrea Castoldi, dal tiktoker Gabriele Vagnato e dal mitico Cesareo, il chitarrista di Elio e le storie tese l’evento è stato inserito nelle attività di Regione Lombardia nell’ambito della Civil Week. All’origine del contest c’è la storia di Ilaria, madrina della competizione artistica, che nel 2019 ha perso il fratello Pietro.

Le numerose trasfusioni non avevano permesso di salvarlo, ma avevano concesso qualche ora in più per salutarlo un’ultima volta. Per questo, in occasione del suo compleanno, aveva avviato una raccolta fondi con cui sono stati coperti i premi dei primi tre vincitori del contest: i Fool Arcana, seguiti Diorama e da Tes. Niente podio per Deborah, che ha partecipato in rappresentanza dell’Avis provinciale bresciana, ma già la possibilità essere fra i protagonisti di quest’occasione, che ha unito il talento degli avisini con i valori del dono e della solidarietà, è stata un’emozione unica.

A passo di danza per promuovere la cultura del dono

Ventisei anni, Deborah Martinazzi per promuovere la cultura del dono ha scelto la danza. Ex ginnasta dell’Estate 83 dai cinque anni fino ai 21, aveva lasciato la disciplina dopo un infortunio al ginocchio che però non l’ha fermata dal rimettersi in pista, questa volta fra le fila della scuola Gocce di Danza, di Annalisa Colossi. «Quando a aprile è arrivata la convocazione agli avisini, inizialmente non volevo nemmeno partecipare - ha confessato la coccagliese, che all’Avis si era iscritta spinta dall’esempio di suo fratello - Mia mamma mi ha spronato e allora mi sono iscritta quasi per gioco».

Invece, poco dopo, è arrivata la «convocazione»: selezionata fra decine e decine di richieste, la 26enne si è esibita davanti a un pubblico d’eccezione.
«Devo dire che ero molto emozionata: sono abituata a esibirmi davanti a un pubblico, ma mai di questo livello - ha continuato - Ballare a pochi passi da questi grandi artisti è stata un’esperienza bellissima, anche se non ho conquistato il podio». Una performance che ha reso orgoglioso anche tutto il gruppo Avis di Coccaglio. «Un grazie ai tredici finalisti che ci hanno permesso di apprezzare le loro esibizioni, performance di alto livello, con la possibilità di parlare di Avis e del valore civico e solidale del dono - ha commentato Andrea Facchi, vice presidente vicario dell’Avis franciacortina - Ma in particolare ringraziamo Deborah, che ha eseguito una danza acrobatica di ottimo livello. Bravissima».

Avis Lombardia: «Una grande famiglia unita da valori condivisi»

«Il contest è stato pensato come momento di condivisione, capace di creare coesione e unità, non solo tra la grande famiglia di Avis Regionale Lombardia ma tra tutta la popolazione lombarda», è invece il commento di Oscar Bianchi, presidente dell’Avis regionale.
«La competizione ha voluto emozionare e coinvolgere il grande pubblico, ma anche ricordare i valori di Avis e la mission dell’Associazione, unendo l’utile al dilettevole e premiando l’estro e la creatività degli artisti che hanno partecipato all’evento - ha concluso - Ma a vincere non sono solamente i primi tre candidati selezionati, è l’intera Avis: l’evento è stato un successo, proprio grazie ai donatori, proprio grazie a ciascuno di voi; la nostra associazione si è confermata una grande famiglia unita insieme da valori condivisi».
Emma Crescenti

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