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Valore aggiunto turistico: Brescia e il Garda sul podio

Maggioni: "Le performance del Lago di Garda dimostrano come l’integrazione virtuosa tra sostenibilità ambientale, storia, arte, cultura, paesaggio, enogastronomia, wellness tourism e personalizzazione dei servizi possa generare performance significative"

Valore aggiunto turistico: Brescia e il Garda sul podio

Valore aggiunto turistico: Brescia e il Garda sul podio.

Lo studio sul valore aggiunto turistico: il caso di Limone

A renderlo noto lo studio pubblicato lo scorso 8 giugno da Sociometrica, dal titolo  «La ricchezza dei comuni turistici 2025 – Ranking della creazione di valore aggiunto» a cura di Antonio Preiti.

L’indagine misura il «valore aggiunto turistico» dei comuni italiani, facendo emergere fin da subito un primato che riguarda la nostra provincia e, in particolare, il Garda.

È Limone del Garda (1170 abitanti) a guidare la classifica dei comuni italiani per guadagno pro-capite medio ipotetico. Secondo quanto indicato dall’indagine, ogni residente di Limone ha un beneficio di 241 mila euro derivante dal turismo. Le quattro posizioni successive sono occupate da altrettanti piccoli comuni trentini di montagna. Le prime cinque posizioni hanno tutte alcune caratteristiche peculiari: piccoli comuni, pochi residenti e un’offerta turistica e commerciale di successo da cui consegue un altissimo rendimento pro-capite.

In provincia di Brescia brillano sei comuni

Il turismo si conferma dunque un motore in crescita dell’economia nazionale, ma ancor di più dei Comuni piccoli. Nel complesso la Provincia di Brescia ha sei Comuni tra i primi 209 a livello nazionale: 57° posto Sirmione, 65° Desenzano, 95° Brescia (capoluogo), 116° San Felice del Benaco, 118° Manerba e 157° Moniga. Dato sorprendente è che nei primi 100 comuni italiani, 10 big si affacciano sul Lago di Garda.  Il Comune di Brescia, poi, nel decennio 2014/2024 si classifica al quattordicesimo posto nazionale per crescita del 48,3% delle presenze.

«Un grande risultato a dimostrazione dello straordinario lavoro svolto dalle Amministrazioni comunali, da Visit Brescia, dalle Associazioni di categoria e da tutti gli operatori turistici e commerciali – commenta Barbara Quaresmini, presidente di Confesercenti della Lombardia Orientale -. Un incremento che supera ogni aspettativa, facendo emergere Brescia come nuova meta turistica nazionale ed europea davanti per esempio a Salerno (135 °) e Matera (143°). Queste performance, frutto anche dell’anno della “Capitale della Cultura”, vanno consolidate con politiche mirate su staff housing, mobilità turistica e sostegno alle imprese. Confesercenti invita le istituzioni regionali e locali a continuare a investire sul sistema turistico bresciano, garantendo servizi, infrastrutture e condizioni sostenibili per le imprese e i lavoratori stagionali».

Il Lago di Garda

Andrea Maggioni, Coordinatore Confesercenti per il Lago di Garda, osserva come «Secondo lo studio il turismo può rappresentare tra il 60-80% dell’impatto economico locale in destinazioni specializzate come quelle del Garda. Questi dati ci fanno comprendere come il turismo nella nostra provincia crei ricchezza, occupazione e benessere sociale. In questa dinamica il turismo e il commercio non sono un settore, ma un ecosistema economico integrato capace di trasformare territori in motori di crescita».

Leggendo nel complesso il report emerge come l’economia turistica lacustre abbia avuto una solida crescita, sapendo valorizzare con successo la propria offerta in termini di natura, relax e attività outdoor. Il Lago di Garda in particolare si conferma una delle risorse turistiche e commerciali strategiche per il nostro Paese.

«Le performance del Lago di Garda dimostrano come l’integrazione virtuosa tra sostenibilità ambientale, storia, arte, cultura, paesaggio, enogastronomia, wellness tourism e personalizzazione dei servizi possa generare performance significative – aggiunge Maggioni -. Sommando il solo valore prodotto dai 7 Comuni gardesani bresciani in classifica si genera un valore di 1,45 miliardi di euro, a conti fatti di poco inferiore a quello di città metropolitane big del turismo come Roma, Milano, Venezia, Firenze, Rimini e Napoli. Un dato a cui occorrerebbe aggiungere il valore prodotto dagli altri Comuni gardesani e che consentirebbe un ulteriore avanzamento di classifica. Sorprendente, poi, analizzare il complesso dei Comuni gardesani nelle prime 200 posizioni nazionali: sommando il “valore aggiunto” dei 14 Comuni nelle tre Regioni si arriva a 4,79 miliardi di euro; posizionando così il Lago di Garda come destinazione complessiva al secondo posto nazionale dopo Roma e prima di Milano. Questa crescita, però, comporta nuove sfide. Come Confesercenti Garda ribadiamo l’urgenza di investire in staff housing e soluzioni abitative per i lavoratori stagionali; favorire l’allungamento della stagione per sostenere l’occupazione stabile; sostenere le attività storiche e le PMI locali con bandi mirati; incentivare la formazione professionale in ambito turistico e ristorativo».