per non dimenticare

Una camminata per ricordare Emanuele Ghidini (Ema) nel giorno del suo compleanno

L'iniziativa è promossa dal padre Gianpietro Ghidini a ormai oltre dieci anni dalla tragica scomparsa del figlio

Una camminata per ricordare Emanuele Ghidini (Ema) nel giorno del suo compleanno
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Una camminata per ricordare Emanuele Ghidini (Ema) in programma giovedì 25 gennaio 2024, nel giorno del suo compleanno.

Una camminata per ricordare Emanuele Ghidini

L'iniziativa è promossa dal padre Gianpietro Ghidini a ormai oltre dieci anni dalla tragica scomparsa del figlio. Una tradizione, quella della camminata, che si ripete da allora. Il ritrovo è per giovedì mattina sia Gavardo alle 9.30  sia a Pieve di Ledro verso le 11. In programma una camminata di circa due ore intorno al lago. Per coloro che fossero interessati a nuovi dettagli è possibile inviare un messaggio al numero 392 6980781.

 

Dieci anni da quel giorno tremendo

Venerdì 24 novembre 2023 sono stati  dieci anni dalla morte di Emanuele Ghidini: era il 24 novembre 2013 quando l'allora 16enne Emanuele si tuffò nelle acque del fiume Chiese sotto effetto di sostanze allucinogene.

Queste le parole pubblicate sui social quel giorno dal padre

"Ciao Ema, oggi era il tuo ultimo giorno.
Guarda che bei fiori ti ha portato la mamma.
Ricordo quel 23 novembre di dieci anni fa in cui non mi ero fermato ad ascoltarti, perché avevo un appuntamento.
Per dieci anni non sono più arrivato in ritardo agli appuntamenti che contano.
Venerdì e Sabato avremo due eventi in tuo onore qui a Gavardo e domenica a Desenzano.
Speriamo che molti amici ci raggiungano"

L'associazione

Queste le parole dedicate al figlio dal padre Gianpietro Ghidini, fondatore dell'associazione «Ema Pesciolinorosso» (nata otto giorni dopo la morte del ragazzo).  Nel corso dei numerosissimi incontri che ha tenuto in tutta Italia ma anche in tv, ultima in ordine di tempo la partecipazione al programma di Canale 5 Tu si Que Vales!, ai presenti ricorda, cadenzando ogni parola, i terribili momenti vissuti quella notte in cui Emanuele se ne andò per sempre:

«Era notte fonda quando squillò il telefono: mio figlio Emanuele, di appena 16 anni, si era gettato nel fiume Chiese, a pochi passi da casa. Durante una festa aveva provato una pasticca di Lsd, aveva perso la testa,  - racconta Gianpietro -  ha iniziato a dire all'amico che doveva uccidersi e si è buttato di testa. Alle due di notte di quel gelido novembre mio figlio si è gettato nel fiume in piena. Avrei voluto buttarmi per raggiungerlo. Poi mi sono reso conto che proprio nel punto in cui Ema si era buttato, tempo prima avevamo liberato un pesciolino rosso, che si trovava nel nostro stagno e quel giorno era stato morso da una papera. Lui voleva che vivesse. Così ho deciso di fondare l'associazione Ema Pesciolino Rosso e raccontare la nostra storia in tutte le scuole d'Italia».

E ai genitori dice:

«Spesso noi genitori commettiamo errori anche banali, io per primo l'ho fatto. Nell'ultimo anno avevo deciso di andare via di casa, pensavo che i miei tre figli fossero grandi e non avessero più bisogno di me».

Commenti
Marina

Una grande famiglia👏👏👏👏bisognerebbe solo avere una seconda chance,ma non è andata così. Io ho solo 1 figlio marco di quasi 23 anni e posso capire il grande dolore che vi portate dentro!! Vi seguo da qnd ho seguito la trasmissione tu si que vales,vi ammiro vi stringo forte. 🥰🥰

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