24 novembre 2013

Emanuele Ghidini: oggi sono dieci anni senza Ema, al via una tre giorni di eventi per ricordarlo

Il padre lo ha ricordato così sui social: "Ciao Ema, oggi era il tuo ultimo giorno. Guarda che bei fiori ti ha portato la mamma"

Emanuele Ghidini: oggi sono dieci anni senza Ema, al via una tre giorni di eventi per ricordarlo
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Oggi, venerdì 24 novembre 2023, ricorrono i dieci anni dalla morte di Emanuele Ghidini: era il 24 novembre 2013 quando l'allora 16enne Emanuele si tuffò nelle acque del fiume Chiese sotto effetto di sostanze allucinogene.

Tre giorni per non dimenticare

In memoria di questa tragedia si terranno tre giorni in ricordo di Emanuele. A Gavardo è in programma per questa sera alle 20 una messa nella chiesa di piazza De Medici. Domani (sabato 25 novembre 2023) dalle 14 alle 17.30 è in calendario un incontro al teatro salone Pio XI di via Mangano. Ad intervenire saranno, tra gli altri, Marcello Riccioni (ex professore di Emanuele), Tony Bertasio, Carolina Bocca, Marco Viadana, Jessica Gialdini.

Domenica 26 novembre 2023 a Desenzano del Garda si terrà una camminata di sensibilizzazione a cura della Scuola del Cammino, settore Atletica della Pro Desenzano: il ritrovo è alle 14.30 al Parco del laghetto. L'arrivo è previsto alle 16.30 in piazza Matteotti con i Gnari de Colatera.

Il ricordo

Questa mattina sulla pagina Facebook dell'associazione Ema Pesciolinorosso il commosso ricordo del padre.

 

 

"Ciao Ema, oggi era il tuo ultimo giorno.
Guarda che bei fiori ti ha portato la mamma.
Ricordo quel 23 novembre di dieci anni fa in cui non mi ero fermato ad ascoltarti, perché avevo un appuntamento.
Per dieci anni non sono più arrivato in ritardo agli appuntamenti che contano.
Venerdì e Sabato avremo due eventi in tuo onore qui a Gavardo e domenica a Desenzano.
Speriamo che molti amici ci raggiungano"

 

L'associazione

Queste le parole dedicate al figlio dal padre Gianpietro Ghidini, fondatore dell'associazione «Ema Pesciolinorosso» (nata otto giorni dopo la morte del ragazzo).  Nel corso dei numerosissimi incontri che ha tenuto in tutta Italia ma anche in tv, ultima in ordine di tempo la partecipazione al programma di Canale 5 Tu si Que Vales!, ai presenti ricorda, cadenzando ogni parola, i terribili momenti vissuti quella notte in cui Emanuele se ne andò per sempre:

«Era notte fonda quando squillò il telefono: mio figlio Emanuele, di appena 16 anni, si era gettato nel fiume Chiese, a pochi passi da casa. Durante una festa aveva provato una pasticca di Lsd, aveva perso la testa,  - racconta Gianpietro -  ha iniziato a dire all'amico che doveva uccidersi e si è buttato di testa. Alle due di notte di quel gelido novembre mio figlio si è gettato nel fiume in piena. Avrei voluto buttarmi per raggiungerlo. Poi mi sono reso conto che proprio nel punto in cui Ema si era buttato, tempo prima avevamo liberato un pesciolino rosso, che si trovava nel nostro stagno e quel giorno era stato morso da una papera. Lui voleva che vivesse. Così ho deciso di fondare l'associazione Ema Pesciolino Rosso e raccontare la nostra storia in tutte le scuole d'Italia».

E ai genitori dice:

«Spesso noi genitori commettiamo errori anche banali, io per primo l'ho fatto. Nell'ultimo anno avevo deciso di andare via di casa, pensavo che i miei tre figli fossero grandi e non avessero più bisogno di me».

 

 

 

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