Successone per la "Quattro passi per Giammy": in cammino oltre 700 persone
La manifestazione podistica ideata da Gianmario Fortunato, mancato qualche mese fa, organizzata dall’associazione Trek&Run ha centrato il suo obiettivo ancora una volta
Da “con” a “per”. E’ un attimo. Giammy non c’è più, ma la solidarietà in suo nome non si è fermata. E’ soltanto cambiata la forma.
Successone per la "Quattro passi per Giammy": in cammino oltre 700 persone
Oltre 700 le persone che ieri sera, sabato 29 giugno, si sono date appuntamento a Cologne per prendere parte (nonostante il tempo incerto) alla «4 passi per Giammy», manifestazione podistica ideata da Gianmario Fortunato e organizzata dall’associazione Trek&Run.
Proprio a pochi mesi dalla scomparsa di Giammy, la nona edizione ha visto quel “con” nel nome trasformarsi in “per”, ma non è cambiato l’obiettivo: raccogliere fondi per la sostenere la ricerca contro la distrofia di Duchenne. Però, in quest’occasione, tanti ricordi speciali degli amici di sempre sono stati dedicati a lui, il 43enne che per la prima volta ha guardato tutto dall’alto.
Prima della partenza del primo gruppo, infatti, ha avuto luogo un momento dedicato al ricordo. Poi, un mazzo di fiori è stato consegnato alla mamma Gigliola e non sono mancati i saluti del parroco, don Mauro Assoni, e del neosindaco, Francesca Boglioni.
La manifestazione
La manifestazione poi si è svolta con la sua forma ben consolidata: una camminata/cena itinerante, dislocata in vari punti del paese, dal centro sportivo all’oratorio, con partenza e ritrovo finale in piazza Garibaldi. I partecipanti sono stati suddivisi su tre turni. Alla fine, un momento di intrattenimento con la partecipazione di Dj Bazzooka, degli artisti di strada e la musica di Djembe oltre che la magnifica performance delle sorelle Sara e Luisa Corna, sempre vicine all’evento.
Solo nel 2023 l’evento aveva permesso di raccogliere 18mila euro da donare in gran parte a Parent Project, un’associazione di pazienti e genitori con figli affetti da distrofia muscolare di Duchenne (così come il 43enne) e Becker che dal 1996 lavora per migliorare il trattamento, la qualità della vita e le prospettive a lungo termine di bambini e ragazzi attraverso la ricerca, l’educazione, la formazione e la sensibilizzazione. Anche ieri sera, infatti, un'esponente dell'associazione è intervenuto per portare saluti e ringraziamenti.