novità

San Paolo: l'associazione Pagus Farraticanus entra in Slow Food

«Un grande orgoglio per tutta la comunità di San Paolo»

San Paolo: l'associazione Pagus Farraticanus entra in Slow Food
Pubblicato:

Il sodalizio del farro entra in Slow Food.

L'associazione Pagus Farraticanus entra in Slow Food

Mercoledì c'è stata l'assemblea annuale di Slow Food al castello di Padernello e in quell'occasione è stata presentata l'adesione dell'associazione Pagus Farraticanus alla comunità di Slow Food. Un passaggio molto importante per l'associazione di San Paolo.

La storia del farro

La storia del Farro di San Paolo ha origini molto antiche. Lo testimonia un’ara di epoca romana ritrovata nel 1824 a Pedergnaga, antico nome del comune, come un pagus farraticanus, ovvero un villaggio del farro per le truppe romane ivi stanziate.

L’idea di associazione

L’idea di un’associazione nasce nel 2022 da un gruppo di amici che si pone l’obiettivo di ricordare due figure chiave per il territorio, nonché valorizzarne il lavoro: Alfredo Seccamani e Gian Paolo Zilioli. L’Azienda Agricola Zilioli, ancora oggi, si occupa della coltivazione del farro. L’APS Pagus Farraticanus di San Paolo intende recuperare un’agricoltura scomparsa da secoli sul territorio della Bassa Bresciana, nonché riscoprire il passato culinario e storico del territorio. Inoltre sono numerose le attività svolte in collaborazione con le scuole, che hanno anche quest’anno, contribuito alla semina del farro in un appezzamento a loro dedicato nelle vicinanze del Laghetto di Scarpizzolo.

L'Associazione è cresciuta grazie al confronto con la realtà di Slow Food, che ha ridefinito ed aumentato le finalità, coinvolgendo i soci nel sogno della biodiversità alimentare in un mondo buono, pulito e giusto” e grazie anche al sostegno dell’amministrazione Comunale che ha permesso progetti educativi con le scuole locali, ripercorrendo insieme ai bambini i gesti antichi della coltivazione del farro, seguendone tutte le fasi.

L’entrata in Slow Food

Il 13 febbraio è stato firmato un importantissimo documento per la dichiarazione fondativa della comunità di Slow Food che è stata formalizzata durante l’assemblea annuale presso il Castello di Padernello. Un traguardo importante e uno stimolo per il lavoro di promozione del Farro di San Paolo. L’associazionePagus Farraticnus lancia la campagna iscrizioni per la comunità del farro e allo stesso tempo sancisce un legame sugli obiettivi di Slow food. Oggi è possibile acquistare il Farro di San Paolo e i prodotti realizzati con la sua farina, presso il Mercato della Terra di Slow Food (Terza domenica del mese a Padernello e altri mercati collegati). Per diventare sostenitori dell'associazione, si può inviare una mail a pagusfarraticanus.sanpaolo@gmail.com o contattare la presidentessa Mara Santoni al numero 339.4675069.

Dichiarazioni

«Essere Comunità di S/F, oggi è un grande atto di fiducia nel futuro che possiamo costruire insieme a tutte le persone del mondo , rispettando tutti gli esseri che lo compongono, e che si prendono cura della Terra – spiega Valerio Cherubini, vicepresidente di slow food terre acque bresciane - Oggi parole come Biodiversità, Sostenibilità, Responsabilità Sociale, sono presenti non solo nel nostro movimento , ma anche nel dibattito pubblico, spesso però vengono considerate utopistiche. Secondo S/F è auspicabile una valutazione individuale della Ns quotidianità, verificare se le Ns azioni sono corrispondenti ai significati sopra enunciati. Le Comunità e i soci S/F assumono quindi il ruolo di testimoni dei propri territori, coinvolgendo anche le nuove generazioni».

Soddisfazione anche per il sindaco di San Paolo, Giancarla Zernini.

«Riscoprire e riconoscere le proprie origini permette di aprirsi al futuro sulla base di solide radici. San Paolo, un tempo Pagus dedito alla coltivazione del farro, ha iniziato questo percorso di riscoperta partendo dalla ricerca storica. L'ingresso dell'associazione Pagus Farraticanus nella famiglia SlowFood è motivo di orgoglio per l'intera comunità sanpaolese e conferma la validità di questi sforzi: dopo anni di semina, siamo ora al momento, gratificante, del raccolto».

Seguici sui nostri canali