41esima edizione

Premio Fedeltà alla Montagna assegnato a Gianni Morgani

Facchetti: “Il premio assegnato a Gianni Morgani è grande motivo di orgoglio"

Premio Fedeltà alla Montagna assegnato a Gianni Morgani
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Il 41esimo Premio Fedeltà alla Montagna assegnato a Gianni Morgani.

 

Premio Fedeltà alla Montagna: le parole della presidente Coldiretti Brescia Laura Facchetti

"E’ stato un grande piacere partecipare al quarantunesimo premio fedeltà alla montagna organizzato dell’Associazione nazionale Alpini, un’occasione ancora più speciale perché quest’anno il premio è stato  assegnato a Gianni Morgani alpino ma anche grande imprenditore agricolo della Valle Camonica  che si è distinto per la difesa, la valorizzazione e l’arricchimento dell’ambiente montano e dei suoi valori legati alla coltivazione, all’allevamento e alle tradizioni enogastronomiche”.

Queste le parole di Laura Facchetti, presidente di Coldiretti Brescia in occasione dell’evento organizzato dall’ANA – sezione Vallecamonica che si è svolto domenica 27 agosto a Saviore dell’Adamello alla quale ha partecipato anche il presidente nazionale di Coldiretti Ettore Prandini.

Una giornata ricca di emozioni

La giornata, che ha visto la partecipazione di oltre mille persone tra cittadini e alpini, ha visto il momento centrale, dopo la lunga sfilata tra le frazioni di Saviore dell’Adamello, l’assegnazione del premio a Gianni Morgani, di Valle di Saviore, socio di Coldiretti Brescia e titolare dell’azienda agricola a gestione familiare con agriturismo “Il Ginepro” a Malga Bos, dove alleva, unico in Lombardia, gli yak e le vacche Highland.

“Il premio assegnato oggi a Gianni Morgani è grande motivo di orgoglio – aggiunge la presidente Laura Facchetti -  fare agricoltura in montagna è veramente difficile ma di grande soddisfazione per il ruolo centrale nella tutela della biodiversità locale e per il ruolo di difensori del territorio che solo chi vive la montagna può sostenere”.

La montagna oggi  è sempre più a rischio di abbandono anche a causa dell’invasione di cinghiali, orsi e lupi – racconta Coldiretti Brescia - che mettono in seria difficoltà il lavoro degli imprenditori agricoli, molto dei quali si trovano costretti a valutare di smettere di lavorare e quindi di manutenere il suolo a favore di un rapido e spesso incontrollato processo di urbanizzazione e del rischio di frana e dissesto idrogeologico: “siamo ben consapevoli dei problemi del settore agricolo – precisa la presidente Facchetti -  stiamo facendo il possibile per trovare soluzioni che possano garantire la vita delle imprese agricole in questi territori difficili”.

 

Morgani gestisce, insieme alla moglie Moira Zenoni anche un agriturismo nella frazione Valle di Saviore:

“Gli agriturismi, e in particolare quelli di montagna nella stagione estiva, stanno riscuotendo un successo crescente tra consumatori e turisti – conclude la presidente Facchetti -  le nostre strutture sono sempre più ricercate e i nostri servizi sempre più apprezzati. Sono espressione del legame inscindibile che c’è tra agricoltura, turismo, ambiente e territorio e rappresentano il biglietto da visita più completo per raccontare ai consumatori le nostre tipicità, la biodiversità italiana, l’importanza della stagionalità dei prodotti agricoli e il loro legame con tradizione e paesaggi”.

 

In provincia di Brescia – conclude Coldiretti -  sono attive oltre 350 strutture ricettive e rappresenta la provincia più agrituristica e il settore, tra titolari, famigliari e dipendenti, occupa oltre  1000 persone. Le strutture aperte sono quasi raddoppiate in poco più di dieci anni e si tratta di una crescita che va di pari passo con la tendenza a cercare cibo genuino, natura, esperienze legate al territorio ed attività all’aria aperta.

 

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