"Pedro" rivive nei ricordi di chi l’ha amato
Ad un anno dalla sua scomparsa, la sorella di Pietro Carlo Pedrinelli ha parlato apertamente di lui
Pugile, ma anche ristoratore, nella vita le ha provate tutte: malato da qualche tempo, si è spento a 71 anni il 24 settembre.
"Pedro" rivive nei ricordi di chi l’ha amato
"Nessuno muore finché vive nel cuore di chi resta", scriveva Foscolo e mai parole furono più appropriate.
E’ passato un anno dalla morte di «Pedro». Pietro Carlo Pedrinelli è spirato il 24 settembre del 2023. Aveva 71 anni e di vite, forse, ne aveva vissute 100, ma avrebbe dovuto viverne ancora altrettante e raccontarne ancor di più.
A tracciarne il ricordo, in occasione del primo anniversario della sua morte, è stata l’amatissima sorella Maria Ausilia Pedrinelli. Per lei, così come per i fratelli Paolo e Blandina, non è stato di certo semplice anche perché nel giro di poco tempo hanno dovuto dire addio non solo a Pedro, ma anche a Luigi (sono mancati entrambi di domenica e alle 9.20 del mattino) e da 8 fratelli sono rimasti solo in 3.
Nella sua esistenza, Pedro è stato un uomo che ha preso letteralmente a pugni la vita, esattamente come faceva in passato sul ring, ma poi purtroppo, una brutta caduta in centro ha peggiorato le sue già precarie condizioni di salute e non c’è stato più nulla da fare.
Pugile che negli anni ha collezionato discreti successi, della boxe è sempre stato innamorato follemente, ma ha lasciato il segno del suo passaggio anche nella ristorazione perché dopo la carriera sportiva si era messo «dietro ai fornelli» e con un socio aveva aperto «L’Isola Rosa» (che ha visto arrivare in città volti noti del calcio, dello sport e dello spettacolo). Ben noto è anche che aveva preparato il banchetto per l’allora presidente del Consiglio Giovanni Spadolini, così come il fatto che nella vita le ha provate tutte, ha fatto ogni lavoro a lui proposto e ha amato la sua famiglia incondizionatamente. E’ stato un «personaggio», un uomo che ha lasciato il segno, una persona talvolta anche sopra le righe, ma un buono con una grande capacità di inclusione e ascolto, con la quale si potevano sempre fare due parole, anche «colorite» e che si è sempre speso per gli altri.
"Mi manca tanto - ha raccontato Ausilia che ha ancora con lei anche l’amatissimo cagnolino di Pedro, Loveyou - Inizialmente non ci si rende conto, si è circondati da persone. Poi c’è il vuoto. Però Pedro aveva tanti amici che mi sono stati vicino. Mi commuovo quando mi parlano di lui, ma mi fa tanto piacere".
In questi giorni sono state dette diverse Messe per ricordare Pedro, per alcune Ausilia ha anche trovato dei bigliettini non firmati con dei soldi all’interno della cassetta della posta.
"Vorrei ringraziare queste persone - ha spiegato - Proprio come quando abbiamo svuotato casa, con i soldi di qualche offerta abbiamo fatto dire delle preghiere. Lui ci teneva molto. Si sarà strofinato le mani fumando un sigaro a vedere dall’alto, insieme a nostro fratello, in quanti lo ricordano e gli vogliono bene».
Un’altra funzione è già in programma per il suo compleanno, domenica 22 dicembre (lui avrebbe compiuto gli anni il 21) alle 18 in Duomo.
"Si è spento tra le mie braccia, sentendomi parlare in francese - ha concluso la sorella - Era fatto a modo suo, ma ci ha dato così tanto amore. Per lui la famiglia era tutto, così come gli amici. Ho conservato tutto, mi piacerebbe che venisse custodito in un luogo opportuno per fare in modo che anche quando non ci sarò più il suo ricordo non svanirà".