Rovato

Minoranze all'attacco sulla nuova antenna

A portare alla luce la questione legata all’installazione di una nuova antenna telefonica Iliad erano stati i cittadini. Poi è intervenuta la politica

Minoranze all'attacco sulla nuova antenna
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di Stefania Vezzoli

Nelle scorse settimane avevamo dato voce allo sfogo dei residenti contro l’installazione, tra via Gigli e via Padre Luigi Corsini a Rovato, di una nuova antenna telefonica Iliad. Dopo un incontro in Comune, i cittadini si erano rassegnati ma nel frattempo la minoranza si è mossa per portare nuovamente alla ribalta in tema.

Minoranze all'attacco sulla nuova antenna

Sarà alta 34 metri, come un palazzo di 10 piani, e nessuno pare si sia fatto grandi domande - ha commentato polemicamente Renato Bonassi, capogruppo di RovatoW in Consiglio comunale - La realizzazione di un'opera così alta e impattante per la zona di capo Rovato non ha trovato alcuna opposizione o rilievo né da parte degli uffici comunali, né da parte di qualche membro della maggioranza. Non una voce contraria, tutti zitti.

RovatoW ha cercato ricostruire l’iter del progetto.

«Una compagnia telefonica per costruire un'antenna deve trovare un terreno destinato a Servizi pubblici - ha proseguito Bonassi, affiancato in Consiglio da Andrea Giliberto - A Rovato Iliad ha trovato il terreno di via Gigli e ha stipulato un contratto di affitto col proprietario. Poi la compagnia ha presentato al Comune la “Domanda di autorizzazione per installazione di impianto di tele radio comunicazione” e l'Esame paesistico. La richiesta di Iliad è stata valutata sia dagli uffici comunali che dalla Commissione del paesaggio che ha dato parere favorevole e Iliad ha iniziato i lavori».

Per RovatoW l’assenza di rilievi dalla Commissione per il paesaggio è sorprendente: «Come si fa a dichiarare che quell'opera è in armonia con i luoghi? Come si fa a dichiarare che la torre si sposa con il territorio vista “la presenza di capannoni industriali e artigianali”? Non vi è nessun cenno alla presenza della chiesina che si trova a pochi metri dal cantiere».

Secondo i consiglieri, il Comune «avrebbe potuto intervenire, avrebbe potuto pensare prima a un regolamento per prevenire queste situazioni, avrebbe potuto parlare con Iliad per trovare una soluzione meno drastica. Avrebbe potuto fare molto, ma la sensazione è che invece al Comune vada bene così».

Mercoledì RovatoW ha effettuato una segnalazione urgente alla Soprintendenza: nel corso delle operazioni di cantiere, infatti, è stato perforato da parte a parte il muro antico della storica strada carraia per collegare un contatore dell'elettricità su via Gigli. «Segnaliamo tale accadimento come immediato effetto negativo dell'opera in costruzione e in quanto riteniamo e temiamo, in senso generale, che la valutazione dell'impatto paesaggistico del manufatto non abbia tenuto in debito conto i valori visuali percettivi e storici del luogo. Ci si chiede quale sia la ragione per cui in un contesto di tale fragilità sia ammissibile un intervento di tale interferenza», hanno concluso Bonassi e Giliberto, auspicando un intervento dell’ente.

Intervenuti anche Rovato Vale e La Civica

Anche i gruppi Rovato Vale e La Civica, rappresentati dai consiglieri Stefano Fogliata, Luciana Buffoli ed Elena Zoppi hanno partecipato alla richiesta di accesso agli atti sull’installazione della nuova antenna Iliad.

«Quanto abbiamo visto e sentito durante l'incontro di lunedì in Comune coi colleghi di RovatoW ci ha spiazzato per la leggerezza con cui si accetta una torre di 34 metri in uno dei borghi più caratteristici e antichi del nostro Comune, a due passi dalla chiesina del Patrocinio della Madonna e proprio sotto il Monte Orfano - hanno evidenziato - La Commissione per il paesaggio ha addirittura liquidato la cosa in due righe, dando parere favorevole all'opera. L'unico spazio verde nel mezzo di un'area densamente popolata, che anche secondo il Pgt sarebbe dovuto diventare da anni un parco pubblico, subirà un notevole impatto negativo in termini di qualità della vita e di valore economico delle abitazioni».

Per i consiglieri l’atteggiamento del Comune non è accettabile:

Non ci può bastare il loro "non potevamo farci nulla": la compagnia telefonica poteva, ma non doveva necessariamente, installare l'antenna proprio lì. Ci è stato detto che non c'è stato alcun tentativo di mediazione e di controproposta: ma a che serve un'Amministrazione se non a tutelare l'interesse pubblico generale? Eppure la politica dovrebbe proprio servire a quello: offrire alternative e soluzioni anche quando non si vedono. Politica non è solo gestire l'ordinaria amministrazione lavandosi le mani di eventuali impicci. E’ la capacità di costruire le condizioni del possibile. In quella zona potremmo avere un parco e altri servizi funzionali, ci ritroveremo invece una torre metallica di 34 metri. Vale davvero la pena rassegnarsi a cuor leggero?.

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