Il caso

I residenti insorgono contro l'antenna a Rovato

Divampa la polemica sulla realizzazione di una Srb, Stazione radio base per la telefonia, in via Corsini

I residenti insorgono contro l'antenna a Rovato
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"Uno scempio a livello paesaggistico". Sono parole pesanti quelle con cui alcuni residenti nella zona di Capo Rovato hanno definito l’intervento che ha preso il via venerdì scorso in via Padre Luigi Corsini e prevede la realizzazione di una Srb, Stazione radio base per la telefonia.

I residenti insorgono contro l'antenna a Rovato: l'iter del progetto

In sostanza, l’antenna sorgerà in un’area verde incastonata ai piedi del Monte Orfano, proprio nei pressi dell’antica chiesetta del quartiere. Realizzato da Iliad, l’impianto verrà installato su un terreno di proprietà privata, che ha come destinazione urbanistica quella a pubblici servizi. L’opera, che ha ottenuto il via libera dall’Arpa, si avvale dell’autorizzazione edilizia rilasciata dal Comune e non è sottoposta a parere da parte della Giunta o del Consiglio. E’ stata invece chiamata a esprimersi (un parere che, tuttavia, non è in alcun modo vincolante) la Commissione comunale per il paesaggio, che non ha però rilevato elementi di perturbazione. Per quanto riguarda il cantiere, le ruspe sono arrivate sul posto giovedì scorso e il completamento dell’intervento è previsto entro il 30 aprile.

Divampa la polemica

L’inaugurazione del cantiere è stata accolta come un fulmine a ciel sereno dai residenti. Soprattutto per quelli che vivono nel complesso residenziale che si affaccia proprio sull’area dove è in fase di realizzazione l’opera. "L’area verde viene regolarmente rasata da alcuni contadini della zona per ottenere foraggio e viene fruita dai residenti per passeggiate con i cani e per far giocare i bambini - ha precisato un cittadino - La zona è tranquilla perché si apre su una via a fondo chiuso. Inoltre a livello paesaggistico è molto bella perché la muraglia che delimita a nord l’area confina con una chiesetta. Per noi residenti è motivo di vanto avere a livello paesaggistico la vista del Monte Orfano e questo polmone verde vicino a casa". O, almeno, lo era fino a giovedì, quando sono arrivate le ruspe. "Da come sono cominciati gli scavi si vede una grossa area quadrata che verrà cementata e una strada che taglierà in due il campo. Uno scempio a livello paesaggistico!", ha proseguito. Le preoccupazioni dei cittadini sono di vario ordine: oltre che l’aspetto estetico e il fatto che l’impianto rovinerà la vista sul Monte, si temono le ripercussioni sulla salute. Un altro aspetto non secondario è la svalutazione degli alloggi. "Le nostre case godono di una posizione privilegiata, ma un amministratore condominiale ci ha detto che con l’antenna perderanno il 30% del loro valore. Molti di noi hanno un mutuo ventennale (o più) per pagare l’appartamento", hanno aggiunto.

Le parole del sindaco

Sulla vicenda il sindaco Tiziano Belotti ha evidenziato che il ruolo del Comune è marginale, spiegando che la destinazione urbanistica dell’area è perfettamente compatibile e dunque l’ente non poteva negare l’autorizzazione edilizia. Gli impianti di telecomunicazione, oltretutto, sono considerati opere di pubblica utilità, quindi impedirne la realizzazione secondo il primo cittadino è praticamente impossibile. Cosa succederà adesso? I residenti non sembrano disposti a mollare la presa. Sono in corso valutazioni per un’eventuale raccolta firme e anche interlocuzioni con altre realtà del territorio, tra cui la parrocchia, visto che l’antenna sarà innalzata a una manciata di metri dalla chiesetta. I cittadini si accontenterebbero anche di ottenere uno spostamento dell’impianto, possibilmente altrove o comunque non proprio davanti alle loro case. Resta da capire se un margine di trattativa c’è, oppure se tutto è già deciso.

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