Chiari

La San Faustino cambierà gestione: è tempo della pensione, ma i dolci restano

Paolo e Piera passeranno il testimone della pasticceria, dopo l’affiancamento, a due sorelle che traslocheranno, ma conservando la tradizione

La San Faustino cambierà gestione: è tempo della pensione, ma i dolci restano
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Due sogni che si incontrano. La meritata pensione, da un lato, e il mettersi in gioco nel campo della pasticceria dall’altro. La San Faustino di Chiari, realtà storica nota per l’invenzione del fantastico Lattemiele, dolce tipico della clarensità, è pronta a passare il testimone. La permanenza in via Lunghe avrà vita breve, ma il futuro è roseo. Un nuovo inizio, dal sapore di continuità, è vicino.

La San Faustino cambierà gestione

Paolo Corneo e la moglie Piera, infatti, hanno ceduto l’attività alle sorelle Alessandra e Raffaella Maranesi, che da tempo volevano lanciarsi in una simile esperienza. Una concomitanza di cose, un allineamento di pianeti che è riuscito a rendere felici due famiglie e, soprattutto, a non lasciare i clarensi a bocca asciutta. Tutto resterà uguale (si manterranno nome, logo, prezzi, ricette e materie prime). Tranne la location. Ma dopo un breve periodo di trasloco, la pasticceria riaprirà.

La storia

A dare vita alla pasticceria furono Davide Perego e Ernesto Corneo, ma di strada, per affermarsi ne è stata fatta tanta grazie alla qualità dei prodotti. Agli esordi il laboratorio aveva casa in via Villatico e dei Lattemiele ancora non c’era traccia. Prima di raggiungere l’odierna collocazione ci fu, intorno al 1947, il trasferimento in San Rocco mentre il bar, dove venivano servite le prelibatezze, si trovava in Rocca. Negli anni ‘60, poi, dalla fama si raggiunse la leggenda. Il testimone passò nelle mani di Gaetano, detto Nino, e l’attività si trasferì in via Lunghe. Il clarense, scomparso qualche anno fa, ebbe un colpo di genio: creò i Lattemiele. Il 1969, infatti, segnò la rivoluzione del gusto. Negli anni il pasticcino ha fatto il giro dell’Italia.

Ventisette anni dopo l’attività è passata al figlio Paolo e alla moglie Piera. Dopo averci messo l’anima per tutta la vita, però, adesso meritano un po’ di riposo e di godersi la vita oltre il lavoro.

... ma i dolci restano uguali

Ci abbiamo messo l’anima. Non volevamo assolutamente chiudere senza dare un futuro alle nostre creazioni. Quando sono arrivate le sorelle Maranesi abbiamo colto l’occasione. Loro custodiranno la nostra ricetta segreta e il gusto sarà lo stesso. Non cambierà nulla. Ne siamo sicuri. Cogliamo l’occasione per ringraziare tutti i nostri clienti e coloro che hanno condiviso questi anni con noi.

Hanno raccontato a ChiariWeek Piera e Paolo.Quello della coppia, però, non è proprio un addio.

Resteremo per il tempo necessario per trasmettere le nostre ricette e insegnare come abbiamo sempre lavorato. Sappiamo che continueranno sulla nostra strada, con gli stessi fornitori, prezzi, materie prime e ricette. Questo ci farà, con calma, andare via sereni. La nostra priorità era davvero quella di dare continuità al prodotto.

L’ultimo giorno e il futuro

Domenica 12 febbraio sarà l’ultima per la pasticceria San Faustino in via Lunghe. In questa settimana, infatti, si potrà cogliere l’occasione per passare per un saluto. Nel mese di marzo, poi, ci sarà l’apertura nella nuova location di via Milano. E, ovviamente, insieme alle due sorelle (già operative nel settore gastronomico) con tantissima voglia di fare, ancora per un po’ ci saranno anche Paolo e Piera. Insomma, una serranda si abbassa e una si alza, ma con continuità e senza, realmente, cambiare nulla se non i gestori.

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