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Intitolato a don Bruno Cadei il piazzale fuori dal campo sportivo di Capriolo

Toccante cerimonia, densa di ricordi e di emozioni, per ricordare il sacerdote che ha lasciato un profondo segno nella comunità.

Intitolato a don Bruno Cadei il piazzale fuori dal campo sportivo di Capriolo
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Un altro importante appuntamento per tutta la comunità di Capriolo: questa mattina, sabato 2 ottobre, il nuovo piazzale fuori dal campo sportivo, dove è stato ricavato un grande parcheggio, è stato intitolato a don Bruno Cadei, il compianto sacerdote morto il 19 agosto 2005 in un terribile incidente stradale a Paratico.

Come per le altre occasioni la cerimonia di inaugurazione, voluta dall’Amministrazione comunale del sindaco Luigi Vezzoli, si è svolta in forma ristretta nel rispetto delle normative anti-Covid.

Intitolato a don Bruno Cadei il piazzale fuori dal campo sportivo

Alla cerimonia di questa mattina erano presenti don Gianfranco Rossi, capriolese parroco di Coccaglio, don Giuseppe Belussi, nativo di capriolo e decano dei sacerdoti in pensione in paese, il sindaco di Coccaglio Alberto Faccheti, il sindaco di Capriolo Luigi Vezzoli con la Giunta e i consiglieri, il parroco di Capriolo don Agostino Bagliani, il parroco di Flero don Alfredo Scaroni, don Endrio Bosio, don Benvenuto Zucchelli, il parroco di Palazzolo don Paolo Salvadori, quello di Cologne don Mauro assoni, il curato di Palazzolo don Gigi Moretti e la famiglia di don Bruno Cadei. Presente anche il vicesindaco di Coccaglio Eugenio Fossati, presidente dell'associazione Subukia (ex Acoma onlus) che con don Bruno e tanti volontari ha realizzato un pozzo per l'acqua, intitolato a don Bruno, e poi aperto un dispensario in Kenya.

"Era doveroso inaugurare il piazzale intitolato a don Bruno perché era una persona e un sacerdote che ha lasciato un segno profondo nella nostra comunità, così come in molte altre", ha sottolineato il sindaco Vezzoli ringraziando i presenti. In molti hanno ricordato don Bruno con parole toccanti e dense di emozione. Ma perché è stato scelto proprio il piazzale vicino al campo sportivo? "Perché è il campo dove giocano i bambini e i ragazzi - ha spiegato l'assessore Alberto Bonardi - Per questo è stato naturale pensare a lui".

Le parole della famiglia e dei sacerdoti presenti

"E' importante per noi avere un segno a Capriolo che ricordi mio fratello - ha esordito Battista Cadei - Lui è sempre vivo dentro di noi e lo sentiamo in ogni posto dove andiamo. Non c'è casa che non abbia la sua fotografia al suo interno. E' un po' un orgoglio per la nostra famiglia. Siamo riusciti a superare questo momento grazie alle tante persone conosciute grazie a don Bruno. Siamo contenti che questo piazzale si trovi vicino a un luogo dove si pratica sport: lui era uno sportivo e proprio la passione per la moto lo ha portato nel lontano agosto 2005 a venire a mancare. Lui ha vissuto sempre di passioni e di entusiasmo in tutti i posti in cui è stato, compresa l'Africa".

Don Gianfranco Rossi si è fatto portavoce dei ricordi dei sacerdoti presenti. "Siamo qui in un bel gruppo per ricordarlo - ha evidenziato il parroco di Coccaglio, originario di Capriolo - A Coccaglio l'associazione tra Capriolo e don Bruno è sempre stata immediata. Al Focolare e nelle case c'è la sua fotografia con la veste, la stola, la cotta e la chitarra. La sua figura ha inciso molto nella realtà della nostra comunità parrocchiale. Come sacerdoti chiediamo al Signore che ci accompagni dal cielo nel nostro servizio pastorale specialmente con i giovani, ai quali don Bruno è sempre stato molto attento".

Alla cerimonia hanno preso parte anche la Protezione civile, i rappresentanti delle associazioni del paese e il comandante della Polizia Locale Mauro Foglia.

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Ricordato per il suo impegno nella comunità

Nella sua gioventù, fino all’ordinazione sacerdotale, si è impegnato nella comunità parrocchiale di Capriolo seguendo e partecipando alle diverse attività dell’oratorio (grest, campi estivi, musical, catechesi, Acr), lasciando un segno indelebile nei giovani di quegli anni. E’ stato vicario parrocchiale di Coccaglio dal 1993 al 2003 e di Urago Mella dal 2003 al 2005.

Ma non solo, don Bruno si è prodigato per lo sviluppo di una missione in Kenya, attraverso la realizzazione di un pozzo che riporta tutt’ora una targa di ringraziamento alla comunità capriolese per il contributo dato. Ancora oggi, a distanza di sedici anni dalla sua scomparsa, il suo ricordo è ancora vivo nelle comunità che lo hanno visto protagonista e molti ragazzi e giovani di quel tempo lo ricordano, come un amico, un esempio ed una guida nella loro crescita.

Si è trattato di una giornata importante anche per tanti cittadini di Coccaglio, dove il sacerdote classe 1968 è stato per anni curato: la sua prematura e improvvisa morte sconvolse più comunità. E proprio un'associazione di Coccaglio, Subukia (ex Acoma onlus), porta avanti lo spirito missionario di don Bruno insieme a suor Martina Foschetti, missionaria in Kenya al dispensario realizzato dai volontari proprio a Subukia.

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