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Incremento costi dei materiali, Acque Bresciane stanzia oltre 5milioni di euro per sbloccare i cantieri

La società aveva già deliberato interventi straordinari a sostegno delle imprese nel giugno scorso

Incremento costi dei materiali, Acque Bresciane stanzia oltre 5milioni di euro per sbloccare i cantieri
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Incremento dei costi dei materiali, Acque Bresciane interviene stanziando oltre 5milioni di euro per sbloccare i cantieri.

Incremento costi materiali, l'intervento di Acque Bresciane

Per tutti gli Stati di avanzamento lavori (Sal) dal 1 gennaio 2022 al 24 giugno era stato eseguito un pagamento straordinario, che rivedeva i prezzi dei materiali con un incremento del 25% sul 90% del SAL. Ora la nuova determina aziendale, sempre in coerenza con i dettami del Decreto Aiuti che stabilisce nuove Linee Guida, alla luce della pubblicazione del Prezziario Regionale al 31 luglio 2022, pur nella complessità di dover allineare i contratti in essere ad un Prezziario che contiene solo parzialmente le voci di lavorazioni tipiche del servizio idrico.

“Abbiamo dato una risposta straordinaria a una situazione altrettanto straordinaria – spiega il presidente Gianluca Delbarba -, che ha visto sommarsi agli effetti della pandemia quelli inflattivi della guerra. L’aumento dei costi energetici e dei materiali rischiava di fermare i cantieri e di mettere in ginocchio le imprese a cui abbiamo affidato i lavori, per la maggior parte imprese del nostro territorio. Così, dopo aver avviato un tavolo tecnico con Ance Brescia e aver siglato un protocollo d’intesa su queste tematiche, il consiglio d'amministrazione di Acque Bresciane ha stabilito questi interventi, in linea con quanto stabilito dai Decreti Aiuti e con la realtà del mercato”.

Le linee guida riconoscono percentuali di incremento differenziate per macrocategorie di opere, dalle opere edili ai lavori su reti idriche e fognatura, alle lavorazioni elettromeccaniche ed alle forniture, con incrementi significativi in particolare nelle lavorazioni edili dell’ordine del 25%.

Coinvolte più di 50 imprese

In totale si tratta di una partita che ammonta ad oltre 5 milioni di euro e coinvolge più di 50 imprese e fornitori che nel 2022 hanno lavorato ai cantieri di Acque Bresciane.

“Se i lavori in corso si fossero bloccati o le gare fossero andate deserte, il danno non avrebbe riguardato solo il comparto edile e i sottoservizi, ma gli stessi cittadini a cui sono destinati i nostri investimenti. Un Piano che per il 2022 prevedeva interventi per più di 49 milioni di euro e che dal 2023 sarà adeguato all’ingresso dei nuovi Comuni in cui la concessione è già scaduta”, prosegue Delbarba.

“L’intervento di Acque Bresciane rappresenta un segnale di solidità e attenzione al territorio, oltre alla capacità di intervenire rapidamente e correttamente, anche grazie al confronto con le organizzazioni di categoria – spiega il direttore tecnico Mauro Olivieri -. Non dimentichiamo che il fattore tempo è fondamentale per le opere destinate a sanare le infrazioni europee e a ridurre le perdite della rete idrica. Nonostante le difficoltà causate dal conflitto e dalla crisi energetica entro il 2022 realizzeremo oltre il 75% dei lavori programmati”.

I fornitori di Acque Bresciane vengono valutati in base alle garanzie che offrono in tema di prestazioni, mezzi e competenze tecnico-operative oltre che per requisiti di sicurezza sul lavoro e sostenibilità d’impresa, secondo gli standard UNI-ISO ed inseriti in appostiti registri di qualificazione in base alle categorie di opere.

 

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