In prima linea il comitato "Per i bambini di Chernobyl"
Tutto il materiale raccolto partirà con dei tir organizzati dalla "Fondazione Aiutiamoli a Vivere" e sarà portato in Polonia.
Alessandra Renis e la sua famiglia sono stati tra i primi ad attivarsi: in soccorso è arrivato anche il Comune di Urago che ha messo a disposizione gli spazi. Il comitato "Per i bambini di Chernobyl" è stato tra i primi ad adoperarsi per raccogliere aiuti.
In prima linea il comitato "Per i bambini di Chernobyl"
Erano già attivi da tempo e, davanti alla guerra, non hanno fatto altro che scendere nuovamente in campo. Il comitato "Per i bambini di Chernobyl" di Urago d’Oglio, che si appoggia alla "Fondazione Aiutiamoli a Vivere", è stato tra i primi ad attivarsi per raccogliere alimenti, medicine e tanto altro ancora per aiutare la popolazione ucraina, colpita dalla guerra.
Nato a Urago molti anni fa, con l’intento di favorire l’accoglienza di minori provenienti dalla Bielorussia e dalle regioni colpite dal disastro nucleare di Chernobyl (ad est dell’Ucraina e a circa 130 chilometri dal Kiev) nel 1986, il comitato è ancora attivo.
«Abbiamo subito pensato di dare una mano. Quando ero piccola abbiamo iniziato ad ospitare i bambini e poi è nata l’idea di fondare il comitato anche da noi. Con lo scoppiare della guerra abbiamo sentito l’esigenza di dare una mano, di far sentire la nostra vicinanza e cercare, nel nostro piccolo, di fornire i beni necessari. Inizialmente abbiamo messo a disposizione casa nostra, ma fortunatamente siamo stati travolti dalle donazioni e il Comune ci ha messo a disposizione uno spazio al campo sportivo. Tutto il materiale raccolto partirà da Urago d’Oglio con dei tir organizzati dalla “Fondazione Aiutiamoli a Vivere” e li porteremo direttamente in Polonia. Le persone in difficoltà sono tante e ci sono molti profughi da aiutare. Siamo in contatto con la bambina, ormai adulta, che ospitavamo, e ci racconta che la situazione è davvero difficile. Servono prodotti di primo soccorso, per l’igiene e di pulizia, cerotti e disinfettanti, ma anche coperte, pannolini per bambini e latte in polvere, assorbenti donna, carta igienica, detersivi in polvere in piccole confezioni, prodotti in scatola, piccoli giochi per bambini, acqua in confezioni da mezzo litro, fagioli, marmellata, riso, pasta, zucchero, te nero e caffè solubile. Aiutateci ad aiutare!».
Ha spiegato Alessandra Renis, sempre in prima linea con la sua famiglia. In questi giorni è stato raccolto l'impossibile, ma c'è sempre bisogno. Per ulteriori dettagli possibile contattare il 366.4276387.
Nel frattempo, anche a Chiari si sono messi in moto per raccogliere aiuti umanitari e sono arrivati in supporto anche i Comuni di Trenzano e Rudiano.