Il Comune di Bagnolo presenta ricorso contro il polo farmaceutico di Poncarale
Al Bertazzoli è andata in scena un'assemblea, per spiegare anche i contenuti del ricorso.
Il Comune di Bagnolo presenta ricorso contro il polo farmaceutico.
No al polo farmaceutico
Il polo farmaceutico a Poncarale non s'ha da fare.
Almeno secondo il comune di Bagnolo Mella che ha presentato il ricorso, spiegando poi i motivi nella serata di mercoledì 18 dicembre 2024 nella quale è andata in scena l'assemblea al Bertazzoli.
«La nostra preoccupazione riguarda le ricadute negative che questo Polo Logistico avrà sul comune di Bagnolo Mella soprattutto dal punto di vista viabilistico, l’incremento di traffico e inquinamento generati da questo intervento peggiorerà la qualità di vita dei Bagnolesi, per questa motivazione abbiamo deciso di muoverci e il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica era l’unica via percorribile considerati i tempi – ha spiegato l'assessore Marco Trementini - La precedente amministrazione, come confermato nell’ultimo consiglio comunale dalla ex vicesindaca Almici, riteneva e ritiene che le ricadute per Bagnolo Mella dal punto di vista viabilistico siano addirittura positive e invitati a partecipare a tre Conferenze dei Servizi non hanno espresso alcun parere, noi riteniamo che sottovalutino gli impatti negativi sul territorio di questo Polo Logistico e siamo preoccupati dalle ripercussioni sul traffico per Bagnolo Mella».
«Nel progetto e nell’iter di approvazione sono emersi diversi aspetti che confliggono con le norme vigenti e abbiamo quindi deciso per il ricorso. Non mettiamo in discussione il servizio pubblico essenziale svolto dalla Cef Farma ma l’ubicazione dell’intervento che non tiene conto delle peculiarità del territorio nel quale va ad inserirsi. Bagnolo Mella non ha una deviante al centro abitato e il traffico indotto dal Polo Logistico andrà a mettere ulteriormente in crisi via Gramsci e viale Italia. Su Bagnolo ricadranno solo gli impatti negativi derivanti da questo Polo Logistico e non avrà alcun tipo di compensazione a differenza del Comune di Poncarale che pur non avendo le medesime problematiche, la ex SS 45 bis non attraversa il suo centro storico, riceverà importanti compensazioni economiche. In ogni caso c’è un problema legato alla pianificazione e alla capacità del territorio di far fronte ad interventi di questo genere, si sarebbero potuti trovare luoghi che avrebbero avuto impatti meno gravosi per la cittadinanza ma non è stato fatto alcun passo in quella direzione, come evidenziato tra l’altro da ARPA (agenzia regionale per la protezione dell’ambiente) sin dalla prima Conferenza dei Servizi».
Il ricorso
Il ricorso del Comune di Bagnolo segue quello presentato al Tar dai cittadini di Poncarale e da Legambiente firmato da Barbara Meggetto, responsabile Legambiente Lombardia. Durante la serata è intervenuto anche Dario Selleri, come coordinatore interprovinciale di «Salviamo il suolo», che ha anche moderato la serata.
«Grande soddisfazione nel vedere una platea gremita. Constatiamo un rinato interesse sui temi legati al territorio, quelle contro il consumo di suolo sono battaglie che guardano al futuro, fatte per le nuove generazioni, non possiamo lasciare un eredità di cemento e continuare a svendere prezioso terreno agricolo in cambio di oneri di urbanizzazione. È arrivato il momento di ripensare il territorio puntando sulla qualità della vita e del paesaggio. La partecipazione di Bagnolo dimostra attenzione da parte della bassa a questi temi».
Le motivazioni
La serata è stata aperta dai saluti del sindaco e successivamente il comitato salvasuolo di Poncarale, tramite Alberto, uno dei firmatari del ricorso, ha spiegato le motivazioni che hanno mosso il gruppo di cittadini a ricorrere al Tar (in questi giorni si sta raccogliendo i fondi per il ricorso ed è stato aperto anche un conto corrente bancario).
L'intervento di Dario Balotta, esperto di trasporti, ha spiegato nel dettaglio le speculazioni finanziarie che ci sono nascoste nelle molteplici aree che nel nord Italia si stanno trasformando in Poli logistici.
Inoltre è stato aperto un discorso più ampio sulla mobilità e sull'esigenza di affiancare altri sistemi di trasporto a magazzini e logistica.
Un dibattito di 45 minuti ha seguito gli interventi, un dialogo pacato che ha permesso all'amministrazione di Bagnolo di spiegare le motivazioni del ricorso al Presidente della Repubblica per fermare il progetto logistica Cef.