Cologne

Giammy torna tra noi con i suoi "Pensieri tra le stelle"

A novembre la presentazione in Microeditoria. Il libro custodisce le riflessioni del 43enne, scomparso ad aprile, raccolte dalla giornalista Anna Salvioni

Giammy torna tra noi con i suoi "Pensieri tra le stelle"
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Nelle 112 pagine si parla un po’ di tutto, dalla musica all’amicizia, dall’ambiente, all’inquinamento fino a quei giovani che sono sempre stati al centro delle riflessioni di Gianmario Fortunato, per tutti Giammy, scomparso ad aprile. I mille "pensieri sotto le stelle", raccolti ed editati dalla giornalista Anna Salvioni in un libro che sabato 9 novembre verrà presentato durante la rassegna della Microeditoria, a Chiari.

Giammy torna tra noi con i suoi "Pensieri tra le stelle"

Un lavoro non semplice e delicato, giacché alla sfida letteraria si è unita la responsabilità di dare forma alle mille considerazioni che frullavano nella testa del 43enne. Una persona brillante, un osservatore attento e, soprattutto, un amico. «Negli ultimi mesi in lui si era risvegliata la voglia di scrivere: portare avanti questo progetto senza Giammy è stata veramente dura», ha spiegato Salvioni, che nel 2019 aveva affiancato il colognese nella pubblicazione del suo primo libro, «Fortunato come Giammy», un racconto autobiografico in cui aveva ripercorso la sua vita a braccetto con la distrofia di Duchenne.

Il nuovo volume, dato alle stampe nelle scorse settimane, è invece una miscellanea di pensieri, considerazioni sul mondo e sull’attualità, sull’importanza dell’amicizia e dei rapporti con le amiche più care, a cui è dedicato un capitolo: delle «finestrelle sul vivere moderno» che insieme rappresentano una preziosissima testimonianza e la prova, quasi una consolazione, che Giammy in fondo sarà sempre accanto a noi. «Se il primo è stato emotivamente complesso da affrontare, perché si entrava nei dettagli della sua vita, in questo la difficoltà è stata dare una forma ai suoi scritti cercando di non modificarne il contenuto o il messaggio. Più volte mi sono chiesta “ma lui avrebbe fatto così”?».

Un lavoro lampo ma preciso, realizzato in pochi mesi con il supporto della mamma di Giammy, Gigliola, per arrivare preparati all’appuntamento della Microeditoria. Ma non finirà qui. Lo sguardo è rivolto alle scuole e ai giovani, che Giammy aveva incontrato per parlare di disabilità, inclusione e di coraggio. Quel coraggio che ora è la sua eredità.

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