Montichiari

Diastasi addominale: una patologia "invisibile" di cui finalmente si parla

La richiesta di Claudia Carzeri, consigliere regionale e comunale di Forza Italia, è arrivata in Regione Lombardia e ora sbarca in Parlamento. Obiettivo, la copertura dell'intervento grazie al SSN

Diastasi addominale: una patologia "invisibile" di cui finalmente si parla
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Da Regione Lombardia al Parlamento. "Dopo l'approvazione della risoluzione in Consiglio Regionale  grazie alla mia richiesta prontamente accolta dal senatore Adriano Paroli e alla collaborazione del gruppo di Forza Italia in Senato, la  patologia invisibile  viene per la prima volta affrontata anche sul tavolo della politica nazionale". Così   la monteclarense Claudia Carzeri, consigliere regionale e comunale di Forza Italia, tra le prime promotrici di un'iniziativa politica per rendere gratuito l'intervento di correzione della diastasi dei retti addominali in tutta la Regione e, poi, in tutta Italia.

Diastasi dei retti addominali: cos'è?

La "patologia invisibile" di cui parla Carzeri è la diastasi dei retti addominali. Si tratta di una degenerazione muscolare che si verifica all’addome dopo il parto, dopo un intensa attività fisica concentrata sull’addome o per aumento di peso. Più raramente per ragioni genetiche dovute a un’alterazione del collagene. È una patologia «invisibile» perché di difficile diagnosi e spesso costringe le donne a numerose visite specialistiche e costose, una condizione difficile da sopportare anche psicologicamente. Si può risolvere con l’intervento chirurgico ma è coperto dal Sistema Sanitario Nazionale solo se è di una certa gravità. Nello specifico se la diastasi è superiore a 7 cm con la presenza di ernie sarà considerato mutuabile.

L'appello arriva in Senato

Carzeri da parte sua, pensando soprattutto alle donne che devono affrontare il problema dopo una gravidanza, ha interessato il Consiglio regionale del problema e il senatore Paroli si è fatto immediatamente portavoce in Parlamento della questione cosicché il Governo ha approvato l’ordine del giorno, contenuto nel provvedimento «Liste d'attesa», che vincola il reperimento di risorse per sostenere economicamente gli interventi mini invasivi necessari per le pazienti e i pazienti con Diastasi. Si parla di diastasi addominale quando la distanza tra la fascia destra del retto addominale e quella sinistra sia superiore a 20-25 mm. La vera diagnosi va fatta dal medico con un’ecografia della parete addominale o una risonanza magnetica.

"Ancora pochi passi per raggiungere l’obiettivo finale - sottolinea Carzeri - e cioè reperire le risorse per garantire la possibilità di effettuare l’intervento chirurgico con la copertura economica del Sistema Sanitario Nazionale".

Carzeri inoltre tiene a ringraziare quanti si sono attivati per raggiungere l’obiettivo soprattutto «un doveroso e sentito ringraziamento alle migliaia di donne con cui sono in contatto e che per prime mi hanno sottoposto questo tema delicato e poco dibattuto. Grazie in particolare alla presidente di Diastasi Donna Elena Albanese, al dottor Nereo Vettoretto e alla dottoressa Cristina Rosati per il grande lavoro svolto insieme». Il sito di riferimento per conoscere più a fondo la patologia è www.diastasidonna.it.

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