Così il lupo sta tornando anche sul Garda
C'è un nuovo branco insediato tra Solferino e Monzambano. L'assessore Gianluca Comazzi: "Convivenza possibile se gestita con equilibrio, siamo accanto agli agricoltori.

Sono sempre più numerosi gli avvistamenti di lupi di passaggio sul Garda, e recentemente anche in pianura. Gli esemplari sono sempre più numerosi, e tutto ciò nonostante la Lombardia sia stata l’ultima Regione dell’arco alpino interessata dal ritorno del grande carnivoro. Come riporta il report 2024 pubblicato in questi ultimi giorni di Regione Lombardia, «sono stati rilevati diversi segni di presenza di singoli esemplari in dispersione in molte aree del territorio regionale, come nell’Alto Garda», ma anche «nella pianura est tra Lonato e Pozzolengo».
Un nuovo branco individuato l'anno scorso tra Mantova e Brescia
Se nell’alto Benaco sono stati intercettati esemplari di passaggio, come un cucciolo femmina nato nel branco del Tonale, la situazione è ben diversa nella zona tra Desenzano e Sirmione. Nel vicino territorio mantovano, proprio l’anno scorso è stato individuato un nuovo branco. Il riferimento è "al nucleo riproduttivo insediatosi tra Solferino e Monzambano - dice Davide Meggiorini, naturalista e tecnico faunistico - composto da un numero massimo di sette esemplari". A questi si aggiungono, anche nel Basso Garda, grandi carnivori di passaggio in arrivo dagli Appennini. Come, ad esempio, la lupa investita e uccisa lo scorso febbraio all’altezza del McDonald's di Desenzano. Dunque, oltre i lupi di passaggio, occorre prendere atto che un branco dell’Alto Mantovano si spinge fino ai territori di Pozzolengo, Sirmione, Desenzano e Lonato del Garda.
No agli allarmismi
Per evitare gli allarmismi, occorre mettere in evidenza, come messo nero su bianco dal report di Regione Lombardia, che per quanto concerne le segnalazioni di predazione confermate, molte sono riferite a specie selvatiche, come la nutria, il capriolo, la lepre, la volpe e la cornacchia grigia. A seguire ci sono le predazioni di allevamento e animali di bassa corte. Una delle ultime è avvenuta non distante dal confine con il Basso Garda. Per la precisione nel territorio di Monzambano, quando lo scorso aprile a Olfino un lupo ha sbranato una capra.
"Convivenza gestibile"
"Il report 2024 - è il commento di Gianluca Comazzi, assessore regionale al Territorio - conferma che la convivenza tra uomo e grandi carnivori è possibile e può essere gestita con equilibrio. Il ritorno stabile di questi animali rappresenta una sfida che Regione affronta da anni con impegno e strumenti a tutela di chi lavora a contatto con la natura. Siamo al fianco - aggiunge - di agricoltori, allevatori e apicoltori. A loro dedichiamo incentivi e misure di prevenzione, come recinzioni, dissuasori, protezioni per il bestiame, per garantire sicurezza e continuità alle attività, senza rinunciare alla salvaguardia della fauna. Stiamo sviluppando- conclude - una nuova app per il monitoraggio in tempo reale dei grandi carnivori, così da migliorare la gestione e prevenire i conflitti sul territorio".