Animalisti sul piede di guerra

Caso Bozzoli, il maiale "Cuore" diventa un simbolo: intervengono le associazioni

"Chiediamo che l'esperimento non venga effettuato e che questa creatura malata possa riacquistare i suoi diritti di essere senziente".

Caso Bozzoli, il maiale "Cuore" diventa un simbolo: intervengono le associazioni
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Il caso del maiale malato, ribattezzato Cuore, e la decisione di un tribunale di bruciarne il corpo come test per un esperimento, diventa virale e accade ciò che fino a qualche tempo fa sembrava impensabile: Cuore diventa un simbolo!

"Serve un maiale, irrimediabilmente ammalato, di quelli con il destino segnato e in imminente scadenza. Dovrà essere sottoposto ad un prelievo del Dna, poi ucciso, vestito, con indumenti simili a quelli che Mario Bozzoli indossava la sera della sua scomparsa, e infine gettato in un forno da fonderia".

In programma il 27 aprile

Questo è ciò che ha deciso la Corte d’Assise di Brescia fissando la data dell'esperimento per il 27 aprile, nell’intento di accertare se l'imprenditore, scomparso nel 2015, possa aver fatto questa stessa fine. La notizia desta scalpore e fa il giro del web, e partono numerosissime le proteste e le richieste di salvare la vita del maiale, a cui si sceglie di mettere il nome Cuore.

"Chiediamo che l'esperimento non venga effettuato e che questa creatura malata possa riacquistare i suoi diritti di essere senziente. Per restituirgli un'identità, abbiamo deciso di chiamarlo Cuore, come quello che chiediamo di avere per questa creatura e per tutti gli animali, che sono esseri senzienti ma vengono ancora sfruttati e uccisi", dicono le associazioni Meta Parma e Avi Parma.

Tutto il mondo animalista si sta muovendo contro questo esperimento, ma anche l'opinione pubblica vorrebbe salvare Cuore.La storia di "Cuore il maialino malato" è diventata virale, arrivando a smuovere l'opinione pubblica, ormai sempre più sensibile nei confronti della sofferenza animale, e apre il dibattito generale sugli allevamenti intensivi, sui maiali malati che invece di essere curati vengono soppressi, sulla fine ingiusta e crudele a cui vengono destinati i maiali per essere trasformati in cibo. Cuore è diventato un simbolo, il simbolo di tutti i maiali utilizzati per gli esperimenti e per diventare cibo, rinchiusi nelle gabbie degli allevamenti e mandati a morire nei mattatoi, resi invisibili agli occhi del mondo, privati dei loro diritti di esseri senzienti.

"Gli animali sono esseri senzienti, non oggetti da utilizzare", è questo che sta raccontando a tutti la storia di Cuore. La storia del maiale "Cuore" parla di tutti gli animali utilizzati per gli esperimenti, di tutti gli esseri senzienti rinchiusi negli allevamenti, e di una mentalità sociale che sta cambiando, come è cambiata anche la nostra Costituzione. "Gli animali sono esseri senzienti e la Repubblica ne promuove e garantisce la vita, la salute e un'esistenza compatibile con le proprie caratteristiche etologiche", riporta ora l'articolo 9 della Costituzione. Una riforma costituzionale arrivata dopo anni di battaglie, che ora non può e non deve rimanere solo sulla carta. La petizione aperta sul sito change.org dal titolo "Salviamo Cuore" in neanche tre giorni ha raggiunto le 7.000 firme, riportando luce su una situazione drammatica per tantissimi animali.

Le parole della Lav (Lega Anti Vivisezione)

"I maiali sono animali giocosi, amichevoli, sensibili e intelligenti, ma nei laboratori in tutta Europa sono trattati come oggetti usa e getta. Impiegati per gli esperimenti, gli vengono somministrate malattie debilitanti, sopportano interventi chirurgici dolorosi e invasivi e possono essere alimentati a forza con farmaci per settimane, solo per essere uccisi e sezionati alla fine dell'esperimento."

La Lega Anti Vivisezione e tutte le altre associazioni animaliste, con il supporto e la partecipazione dei cittadini e dell'opinione pubblica, si battono da anni per far cessare gli esperimenti sugli animali e ogni forma di violenza e sfruttamento. Cuore ora è il simbolo, il simbolo da cui iniziare a restituire dignità agli animali e speranza all'umanità.

"Il pianeta va lasciato anche a chi verrà dopo di noi, non continuiamo a distruggerlo. Rispettiamo gli animali, rispettiamo l'ambiente, e ricostruiamo insieme un mondo migliore per le future generazioni. La pace nel mondo inizia da noi stessi".

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