Le iniziative

Carcere, Centro Diurno e Laboratorio occupazionale spinte importanti per cambiare vita

Un modo per prendersi cura di chi si trova in carcere e far riscoprire loro la bellezza di pensare ad un futuro migliore.

Carcere, Centro Diurno e Laboratorio occupazionale spinte importanti per cambiare vita
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Prendersi cura di coloro che vivono in condizioni di fragilità, tra questi anche coloro che vivono all'interno delle carceri.

Un modello che funziona

I dati relativi al progetto Àncora, il centro diurno attivo da febbraio 2021 nella casa circondariale "Nero Fischione" di Brescia sono stati presentati nella giornata di ieri (martedì 7 giugno) alla presenza dell'assessore Marco Fenaroli e del vescovo di Brescia Pierantonio Tremolada. I Centri diurni nati in Lombardia (regione che conta 7.800 carcerati) negli ultimi anni sono sei e hanno dimostrato il loro buon funzionamento, prova tangibile ne è la voglia di cambiamento mostrata da parte dei detenuti.

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La realtà bresciana

Per quanto concerne la realtà bresciana i numeri sono davvero incoraggianti: nel corso dei primi 12 mesi di avvio del progetto ad essere passate dal centro diurno sono state 59 persone. Di questi 52 hanno aderito agli spazi di comunità e partecipato ai gruppi di lavoro. Ad affiancare tale progetto anche il Laboratorio occupazionale interno alla Cooperativa Fontana dove i carcerati si trovano impegnati in attività di assemblaggio e pre montaggio con una capacità di produzione davvero soddisfacente.

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