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Bruxelles: a scendere in piazza anche gli agricoltori bresciani: "Venga riconosciuto il ruolo centrale dell'agricoltura"

Facchetti: "Non possiamo più sopportare la concorrenza sleale con i prodotti proveniente da paese extra Ue, che mette a rischio la salute dei cittadini e la sopravvivenza delle imprese agricole”

Bruxelles: a scendere in piazza anche gli agricoltori bresciani: "Venga riconosciuto il ruolo centrale dell'agricoltura"
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Anche gli agricoltori bresciani sono scesi in piazza a Bruxelles per chiedere che venga riconosciuto dalla politica il ruolo centrale dell'agricoltura.

A Bruxelles scendono in piazza anche gli agricoltori bresciani

La situazione, inutile nasconderlo, è critica: basti pensare che sono a rischio oltre 14miliardi di produzioni agroalimentari. Ad essere richiesto lo sport all'import sleale, no all'accordo Mercosur oltre a più fondi e reciprocità delle regole. A guidare la delegazione di imprenditori bresciani la presidente di Coldiretti Brescia Laura Facchetti. 

Coldiretti Brescia ha preso parte alla prima mobilitazione con gli agricoltori da tutta Europa e la partecipazione per l’Italia della Coldiretti, di fronte al Parlamento europeo a Bruxelles, in concomitanza del vertice straordinario dell’Ue.

 

“Siamo più di mille oggi a Bruxelles per dire no a questa Europa e  manifestare tutto il nostro disagio, vogliamo una politica agricola che riconosca il ruolo centrale dell’agricoltura il lavoro quotidiano che svolgiamo deve essere difeso e non osteggiato dalle normative e dai provvedimenti europei. Non possiamo più sopportare la concorrenza sleale con i prodotti proveniente da paese extra Ue, che mette a rischio la salute dei cittadini e la sopravvivenza delle imprese agricole”.

Il rischio in Lombardia

 

"A rischio in Lombardia è un comparto che solo tra produzione agricola, attività connesse e quelle di trasformazione alimentare coinvolge circa 53 mila strutture produttive e oltre 200 mila lavoratori. La Lombardia – continua Coldiretti – svolge un ruolo fondamentale per l’agroalimentare italiano: produce, ad esempio, il 17% dei cereali italiani, il 40% del latte nazionale e ha il 40% delle risaie del nostro Paese. Contribuisce per il 50% alla produzione di carni suine, a oltre il 24% di quelle bovine, a quasi il 19% del pollame, al 17% delle uova e al 15% del miele. Grazie a 75 prodotti DOP e IGP, il valore della cosiddetta “DOP Economy” ha raggiunto i 2,5 miliardi di euro: numeri che fanno della Lombardia la terza regione in Italia per impatto economico dei prodotti agroalimentari di qualità. Coldiretti chiede di fermare l’ingresso di prodotti extra UE che non rispettano i nostri standard e che sugli accordi commerciali venga garantito il principio di reciprocità. In tale ottica è positivo lo stop della Commissione UE all’accordo con i Paesi del Mercosur. Inoltre – prosegue la Coldiretti – bisogna tornare a investire nella sovranità e nella sicurezza alimentare europea, assicurando più fondi alla Politica agricola comune dopo pandemia, guerre e alla luce della violenza dei cambiamenti climatici".

 

“Serve la cancellazione dell’obbligo di lasciare incolto il 4% dei terreni destinati a seminativi, perché non ha senso impedire agli agricoltori di coltivare quote dei loro terreni quando poi si è costretti a importare – continua la presidente Laura Facchetti – servono più investimenti e maggiori sostegni ai giovani per il ricambio generazionale, ma l’Europa deve sostenere anche gli accordi di filiera per costruire mercati più equi con una più giusta distribuzione del valore e più trasparenti per i consumatori, anche per contrastare le pratiche sleali”.

La richiesta alla presidente del consiglio Giorgia Meloni

“Al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni – afferma il presidente nazionale di Coldiretti Ettore Prandini – chiediamo di continuare a tutelare gli agricoltori italiani, portando in Europa le nostre ragioni. Serve un cambio di passo rispetto al recente passato. Non ci può essere più spazio per politiche ideologiche che hanno penalizzato gli agricoltori, mettendo a rischio tante filiere anche nel nostro Paese. La nostra battaglia in Europa continuerà in maniera forte e continuativa con proposte per il futuro degli agricoltori”.

Le immagini

Agricoltori Coldiretti Bruxelles 2
Foto 1 di 4
il presidente prandini con la presidente Facchetti
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manifestazione
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PRANDINI CON FACCHETTI E LA DEELGAZIONE DI COLDIRETTI BRESCIA
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