Brescia: "Piano Aria e Clima" e "Regolamento per la Qualità dell'Aria di Brescia", le azioni contro l'inquinamento
"L’attività svolta dall’Amministrazione in questi ultimi anni è certamente stata attenta ai temi ambientali e di sostenibilità (vedi elenco in calce), ma è necessario uno sforzo ulteriore"
Un “Piano Aria e Clima” e un “Regolamento per la Qualità dell'Aria di Brescia”, sono queste le due azioni cardine che l’Amministrazione comunale ha deciso di mettere in campo nel breve periodo per contrastare l’inquinamento atmosferico e favorire la transizione ecologica.
Prima fase per contrastare l'inquinamento a Brescia
La prima fase per l’elaborazione del Piano e del Regolamento coinvolgerà, attraverso tavoli di lavoro, tutti i più importanti stakeholder cittadini (università, imprese, società partecipate, associazioni…) per condividere le sfide prioritarie e costruire una fotografia completa di quanto le diverse realtà stanno già realizzando. Seguirà, attraverso un processo partecipativo, il coinvolgimento dei Consigli di Quartiere e dei singoli cittadini. A questa prima fase seguirà un processo di definizione delle azioni strategiche congiunte per minimizzare le emissioni e gli inquinanti, migliorando la qualità dell’aria per la salute dei cittadini, a partire dai molteplici strumenti di cui l’Amministrazione Comunale si è già dotata.
Con il 7° Programma d’azione europeo per l’ambiente, “Vivere bene entro i limiti del nostro pianeta”, l’Unione Europea formula una visione del futuro fino al 2050 di una società a basse emissioni di carbonio, un’economia verde e circolare ed ecosistemi resilienti, alla base del benessere dei cittadini.
A livello mondiale l’Agenda 2030 dell’Onu fissa gli impegni per lo sviluppo sostenibile da realizzare entro il 2030, individuando 17 obiettivi e 169 target.
Per raggiungere tali obiettivi vengono alla luce importanti sfide legate a contrastare gli attuali sistemi di produzione e consumo insostenibili e i loro impatti nel lungo termine, spesso complessi e cumulativi, sugli ecosistemi e sulla salute delle persone.
È necessaria una maggiore comprensione della natura delle sfide ambientali e della loro interdipendenza con i sistemi economici e sociali, in un mondo ormai globalizzato, quindi le modalità di governance adottate per affrontare queste sfide devono essere riviste e adeguate.
Attenzione ai temi ambientali da parte dell'Amministrazione
"L’attività svolta dall’Amministrazione in questi ultimi anni è certamente stata attenta ai temi ambientali e di sostenibilità (vedi elenco in calce), ma è necessario uno sforzo ulteriore, considerato che per alcuni inquinanti non vi è il rispetto del limiti di legge (PM 10 e NO2) nell’agglomerato di Brescia. Per quanto riguarda gli aspetti legati ai cambiamenti climatici va modificato l’approccio d’azione, che deve prendere in considerazione i diversi aspetti in modo complessivo e intersettoriale, valutando eventuali azioni e iniziative di integrazione al Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile e il Clima (Paesc) e alla Strategia di Transizione Climatica (Stc), già adottati dal Comune".
"Per questo, nei prossimi mesi abbiamo deciso di avviare una serie di azioni. Innanzitutto l’adozione del “Piano di risanamento dell’Aria, la riduzione delle emissioni climalteranti e le azioni di adattamento ai cambiamenti climatici”, o “Piano Aria e Clima”, quale strumento finalizzato a ridurre il più possibile i livelli di inquinamento atmosferico, contribuire alla mitigazione (riduzione delle emissioni climalteranti) e ottimizzare l’adattamento del territorio comunale ai cambiamenti climatici, coinvolgendo tutti gli stakeholder e anche i Comuni limitrofi. Inoltre, attiveremo un “Regolamento per la Qualità dell'Aria di Brescia”, tenendo presente l’esperienza del Comune di Milano in tale direzione, che sarà abbinato al “Piano Aria e Clima” quale strumento strutturale, atto a introdurre ulteriori misure locali, integrative a quelle fino a oggi adottate, per ridurre gli inquinanti atmosferici sia a livello locale, sia di prossimità. A queste due azioni si abbinerà una valutazione costante degli impatti di ogni iniziativa dell’Amministrazione (progetti, acquisti, energia, rapporti con le società controllate), in modo da porre in atto le azioni per minimizzarle. Fondamentale sarà anche una comunicazione dei dati ambientali più efficace, collegata all’attuazione del “Piano Aria e Clima”, al fine di informare la cittadinanza con maggior facilità. L’Amministrazione, infine, si impegna ad avere un ruolo di pungolo e stimolo degli altri livelli istituzionali (Regione e Provincia), a partire dalla prossima riunione regionale dell’11 settembre".
Le azioni messe in atto dal comune
Azioni già messe in campo Dal Comune di Brescia per favorire la transizione ecologica e la qualità dell’aria
· Nel 1994 la città ha sottoscritto la Carta di Aalborg, aderendo ad Agenda 21.
· Il Piano di Governo del Territorio (Pgt) del Comune di Brescia è stato approvato in Consiglio Comunale nel marzo 2012. L’impostazione di fondo della variante è stata quella di partire dal non costruito, riconoscendo centralità alla salvaguardia dei beni indispensabili (acqua, aria, suolo) e prevedendo azioni del piano che dovranno produrre miglioramenti qualitativi nei confronti delle principali matrici ambientali e individuando azioni di rafforzamento della rete ecologica. Il Pgt avvia in tal senso la drastica riduzione del consumo di suolo, in particolare per quanto riguarda le aree agricole.
· Il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (Pums), approvato in Consiglio nel febbraio del 2018, ha pianificato le politiche di mobilità sostenibile nel decennio 2016-2026, individuando le seguenti linee strategiche: la promozione della mobilità attiva, il potenziamento del trasporto pubblico locale e del servizio ferroviario e l’adozione di politiche di orientamento della domanda di mobilità. In particolare, si richiama l’entrata in funzione della linea di metropolitana automatica nel 2013, completa metanizzazione della flotta autobus in servizio nell’area urbana; riqualificazione e potenziamento della rete ciclabile, sviluppo del bike-sharing.
· Sono state inoltre intraprese numerose iniziative volte a ridurre le emissioni di CO2 attraverso lo sviluppo delle mobilità elettrica, implementando la rete di ricarica per i veicoli elettrici, ma soprattutto con il progetto che vedrà luce a breve, della nuova tramvia.
· Il Piano Comunale di Emergenza del Comune di Brescia (Pecp), approvato nel novembre 2017 e aggiornato il 27 giugno 2022, presenta in modo puntuale i principali rischi nel territorio comunale, anche quelli relativi all’adattamento ai cambiamenti climatici.
· Con la Deliberazione del 30 settembre 2019, detta “Mozione emergenza climatica”, sono state individuate azioni di contrasto al cambiamento climatico.
· Nel novembre 2020, la Giunta ha approvato l’accordo di partenariato tra Università degli Studi di Brescia, Camera di Commercio di Brescia, Confindustria Brescia, A2A, Ubi Fondazione Cab, Provincia di Brescia e Comune di Brescia, finalizzato alla definizione e all’attuazione di una Strategia Territoriale per lo Sviluppo Sostenibile della Provincia di Brescia. La strategia territoriale è stata avviata nel giugno 2022.
· Dal 2020, la partecipata A2A, sta lavorando per la decarbonizzazione dei propri siti. Importanti gli investimenti già effettuati per la realizzazione degli accumuli termici alle Centrali Lamarmora e Nord, completamente decarbonizzata. In fase di conclusione l’efficientamento dell’impianto dei fumi, che permetterà di portare il rendimento del Termovalorizzatore al 98% e di ridurre le emissioni di CO2 di 185.000 t/a.
· Nel 2020 il Consiglio comunale ha aderito al Patto dei Sindaci e nel maggio 2021 ha approvato il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (Paesc). Nel Paesc sono stati elaborati gli inventari dei consumi energetici finali e delle emissioni di CO2 nel territorio comunale. Il Comune di Brescia, nel Paesc, ha fissato l’obbiettivo della riduzione delle emissioni di CO2 pro-capite del 50% al 2030, rispetto alle emissioni del 2010. Le azioni previste nel Piano di mitigazione comporteranno una riduzione delle emissioni complessiva corrispondente a circa 312.000 tonnellate di CO2 totali. Le emissioni pro-capite di CO2 si ridurranno da 3,3 tonn/ab*anno (2010) a 1,6 tonn/ab*anno (pianificate al 2030). Con una riduzione del 52%.
· Nel giugno 2021, il Consiglio ha approvato la Strategia di transizione climatica (Stc) di Brescia, che costituisce il principale strumento programmatico e attuativo di un lungo e ambizioso percorso intrapreso dal Comune di Brescia per arrivare a conseguire pienamente, nell’arco di un trentennio, gli sfidanti obiettivi posti dalla transizione climatica;Per ottimizzare la collaborazione operativa tra i diversi dipartimenti del Comune sul tema dell'adattamento, l'Amministrazione nel maggio 2021 ha introdotto la figura del Responsabile della Transizione Climatica.
· Nel 2021 il Consiglio comunale ha aderito alla Carta delle città per la neutralità climatica, iniziativa sottoscritta da 45 città e promossa da Green City Network in collaborazione con il Gse, per l’individuazione di un pacchetto di misure condiviso per aiutare le città a vincere la sfida della lotta al cambiamento climatico.
· L’Amministrazione Comunale valuta le proprie performance energetiche, avvalendosi dell’attività del proprio Responsabile per l’uso razionale dell’energia (Energy Manager) che collabora attivamente con i diversi settori coinvolti e nella manutenzione degli edifici nella gestione delle utenze energetiche pubblici. Allo stesso modo, Il Comune svolge un ruolo importante di orientamento delle politiche energetiche e di contrasto ai cambiamenti climatici delle società partecipate, le quali giocano un ruolo chiave nell’organizzazione del trasporto Pubblico e di numerosi servizi offerti ai cittadini. Il verde urbano è un elemento di primaria importanza per la vivibilità di una città, in quanto è in grado di migliorare notevolmente le condizioni della vita sotto vari aspetti. Oltre alla funzione sociale delle aree verdi cittadine che forniscono spazi di socializzazione e spazi per attività ricreative, grazie alla presenza di attrezzature per il gioco, il riposo, il tempo libero e le varie attività sportive all’aria aperta, va ricordata la funzione di mitigazione del verde, nei confronti dell’inquinamento atmosferico e dei cambiamenti climatici (ondate di calore). Il Comune di Brescia dispone infatti di un notevole patrimonio di verde pubblico in proprietà pari 5.377.319 metri quadrati.
· Il Parco delle Colline di Brescia si estende su una superficie di circa 1.500 ettari nel Comune di Brescia (dalla collina di Sant’Anna alla Maddalena) e raggiunge i 4.400 ettari, considerando gli altri comuni costituenti il parco, ovvero Collebeato, Cellatica, Bovezzo, Rodengo Saiano e Rezzato. Il Parco rappresenta un nucleo di biodiversità che avvolge la porzione settentrionale della città.
· Parco delle Cave di Buffalora e San Polo si è concretizzato nel 2018, da un lato con il riconoscimento del Parco Locale di Interesse Sovracomunale da parte della Provincia, dall’altro restituendo alla città tre laghi e aree relative, definitivamente liberati dall’attività estrattiva.
· Nel giugno del 2022 è stato approvato il nuovo Regolamento Edilizio del Comune di Brescia.