Bassa bresciana

Berlingo si tinge con i colori della solidarietà: ora c'è anche la panchina viola

Dopo le panchine rosse contro la violenza di genere è arrivata anche quella lilla contro i disturbi alimentari.

Berlingo si tinge con i colori della solidarietà: ora c'è anche la panchina viola
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Continua il percorso di sensibilizzazione del Comune di Berlingo su tematiche di interesse sociale: dopo il posizionamento, lo scorso 25 novembre, delle due panchine rosse contro la violenza di genere oggi, (15 marzo), la Giunta Conforti ha deciso di inaugurarne una lilla, il colore scelto per accompagnare la campagna di sensibilizzazione sui disturbi alimentari.

Berlingo si tinge con i colori della solidarietà

Una luce sul fenomeno del disagio alimentare che il Comune ha voluto accendere, grazie anche alla collaborazione con l'associazione Never give up, proprio in occasione della Giornata nazionale Dca del “Fiocchetto lilla”, che ricorre il 15 marzo e che, con il 2022, arriva alla sua XI edizione. Una panchina lilla, dunque, come simbolo di speranza e di contrasto alla diffusione di questo tipo di problematica. La nuova installazione, che chiude il cerchio attorno ad un tema caro a Berlingo, ha trovato posto nel cuore del paese: i giardini del Centro Sportivo.

Quest'anno, piuttosto di illuminare il Municipio abbiamo scelto di installare permanentemente una panchina di colore lilla in questo luogo significativo del Comune di Berlingo. Infatti il Centro Sportivo Comunale, baricentrico ai plessi delle scuole dell'infanzia, della primaria e secondaria, è un luogo di aggregazione per ogni età. La panchina Lilla, con altre di colore giallo e blu, è situata in questo contesto e di fronte al parco giochi inclusivo. C'è stata una nostra precisa volontà per rappresentare attraverso i colori i disagi che possono affliggere le nostre figlie, i nostri figli.

E' quanto spiegato dal sindaco, Fausto Conforti. Non è un caso, quindi, che si sia scelto un luogo frequentato soprattutto dai giovani, le vittime principali di un tipo di fenomeno dalle numerose sfumature: anoressia, bulimia, obesità e tante e nuove forme di ‘Dca’ (Disturbi del Comportamento Alimentare) che sono aumentati in seguito ai disagi per la pandemia. Posizionare una panchina lilla che rimanda a queste tematiche significa sensibilizzare l’opinione pubblica, e in modo particolare le nuove generazioni, verso tutte quelle patologie che utilizzano il corpo come mezzo per comunicare un disagio ben più profondo. I disturbi alimentari, nello specifico anoressia e bulimia, sono la prima causa di morte tra gli adolescenti e purtroppo la situazione si è aggravata alla luce delle difficoltà legate all'emergenza Covid-19. I dati diffusi oggi- ha continuato Conforti- ci raccontano che più di 2 milioni di italiani soffrono di questi disturbi, di cui il 25% sono uomini e ben il 75% donne. 2.665.000 adolescenti hanno problemi con cibo, peso e immagine corporea e solo il 10% riesce a chiedere aiuto e lo fa mediamente dopo tre anni dai primi sintomi. Con il lockdown i casi diagnosticati di disturbi alimentari sono aumentati del 30%, dimostrando che, soprattutto oggi, deve esserci la massima attenzione su queste patologie che si stanno diffondendo sempre più rapidamente.

La famiglia costituisce, insieme alla scuola, uno dei primi luoghi dove tali disturbi possono essere intercettati e affrontati tempestivamente, grazie a segnali che danno evidenza del disagio. Anoressia e bulimia sono alcuni dei disturbi che non possono essere trascurati, rappresentano purtroppo la seconda causa di morte tra le adolescenti dopo gli incidenti stradali. Occorre sensibilizzare il più possibile i nostri ragazzi e le nostre ragazze ad amare e rispettare se stessi e il proprio corpo. Fortunatamente dopo anni di campagne di sensibilizzazione sul tema, le istituzioni stanno legiferando le prime norme per prevenire e contrastare i disturbi alimentari, come la legge approvata in Regione Lombardia e considerata un primo passo epocale in questa battaglia. Spesso chi vive un disturbo alimentare fa fatica ad accettare di avere bisogno di aiuto e a spiegare la propria sofferenza agli altri per paura di un giudizio negativo. Da oggi in poi la panchina lilla sarà lì non solo per ricordare cosa sono i “Dca” ma anche per tentare di superare ogni forma di pregiudizio e di discriminazione verso chi ne soffre.

Ha poi concluso il primo cittadino. Sulla panchina è stata fissata una targa in ottone con inciso: "Impara a scrivere le tue ferite sulla sabbia e a incidere le tue gioie nella pietra". (Lao Tzu)

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Berlingo panchina
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