Chiari

Addio a Mauro Begni, colonna dell’Atletica Chiari

Insieme a Franco Ducci e al compianto Lino Rapetti, Begni ha trasformato un sogno giovanile in una realtà

Addio a Mauro Begni, colonna dell’Atletica Chiari

Nel 1964, un gruppo di giovani appassionati di atletica decise di fondare una società sportiva destinata a segnare la storia della città di Chiari. Fra questi pionieri, c’era pure Mauro Begni, atleta e dirigente sportivo, scomparso nella notte fra mercoledì e giovedì. Non solo un fondatore, ma una delle figure che per decenni ha incarnato l’anima dell’Atletica Chiari: come atleta, dietro a una scrivania e come instancabile cantore.

Insieme a Franco Ducci e al compianto Lino Rapetti, Begni ha trasformato un sogno giovanile in una realtà quando alla metà degli anni Sessanta mise la prima pietra alla società di atletica locale. «La città perde una colonna dello sport, una persona che ha dedicato la sua vita all’atletica – l’ha ricordato l’assessore allo Sport Roberto Goffi – Grazie a lui la città può vantare il Meeting Nazionale Giovanile e la manifestazione internazionale del Salto con l’asta. Perdiamo una grande persona. Un esempio umano e sportivo».

Atleta e dirigente visionario

Prima di diventare uno dei pilastri della società, Begni è stato un atleta specializzandosi nei 400 metri e nella staffetta. Il talento che lo porta alla nazionale juniores. E addirittura alla fine degli anni Sessanta in una gara in Polonia. Ma Begni ha incarnato soprattutto l’anima del visionario. Di chi è riuscito a realizzare ciò che sembrava impossibile. Artefice dell’Atletica, organizzatore e consigliere del Comitato Regionale.

L’intuizione dell’Asta in piazza

È proprio in quegli anni che, insieme a Ducci e Rapetti, balena l’idea dell’Asta in Piazza. Una gara di salto in centro storico sembrava follia, eppure quell’intuizione si è trasformata in una delle manifestazioni più longeve (quasi quaranta edizioni).  E su quel materassone negli anni sono passati campioni internazionali.

Lo scriba dello sport clarense

Organizzatore, ma soprattutto scriba. Per cinquant’anni Begni ha registrato ogni singola gara e ogni singolo atleta: località, manifestazione, data, piazzamento. Un lavoro certosino, un patrimonio di memoria. «Non più tardi di sabato ha mandato le ultime statistiche della stagione» ha raccontato ancora Goffi. Numeri, statistiche raccolte da storico che qualche anno fa sono diventati pure un volume in due parti sulla storia della società.

«E’ stata una persona importante della mia vita, un grande mentore – ha ricordato Fabiana Chiari, la prima donna clarense nella nazionale di atletica juniores nel salto triplo – Abbiamo passato tante trasferte insieme. Ci mancherà».

Begni ha lasciato un’eredità umana e sportiva. Un uomo di poche parole ma di infinite intuizioni. «Riposa in pace, Mauro: per noi sei stato tutto ma soprattutto un compagno di vita» è stato il messaggio dell’Atletica Chiari. Continua a correre, Mauro.