Vaccini anti Covid, Bertolaso: "Priorità a chi lavora"
Rimane però i problema dei vaccini, troppo pochi per garantire la copertura tempestiva di tutta la popolazione della Lombardia.
Vaccini anti Covid, Bertolaso: "Priorità a chi lavora". Secondo il consulente della campagna vaccinale in Lombardia Guido Bertolaso, che in settimana aveva annunciato il cambio di strategia sul fronte somministrazioni, l'età non sarà l'unico criterio che verrà tenuto in considerazione.
Vaccini anti Covid, Bertolaso: "Priorità a chi lavora"
I primi a essere vaccinati sono stati medici e gli infermieri, poi gli ospiti e il personale delle Rsa. A metà febbraio è cominciata la campagna massiva di somministrazione per i cittadini over 80 mentre ora, nei Comuni prioritari della bergamasca e del Bresciano, dove l'incidenza del virus era salita complice la variante inglese, partiranno le vaccinazioni per la popolazione tra i 60 e il 79 anni. L'età, però non sarà l'unico criterio per stabilire il proseguo del piano vaccinale. "Non si può continuare seguendo la fascia anagrafica", ha spiegato Bertolaso. Come riportato su Ansa lombardia, il consulente della campagna di vaccinazioni anti Covid lombarda ha speigato come bisogna immunizzare chi lavora. " Il Paese deve ripartire. Quindi sotto con chi lavora, chi sta in fabbrica, chi si muove, chi non ha potuto lavorare in questi mesi come bar e ristoranti".
Rimane però i problema dei vaccini, troppo pochi per garantire la copertura tempestiva di tutta la popolazione della Lombardia.