Riaprono tre posti Obi in Pediatria a Chiari
Da lunedì 19 aprile riprendono parzialmente i ricoveri almeno per quanto concerne l'Osservazione Breve Intensiva, come annunciato dall'Asst Franciacorta.

di Stefania Vezzoli
Mentre la pressione sugli ospedali legata alla pandemia si allenta, la normalità pian piano ricomincia a farsi strada anche tra le corsie, consentendo la ripresa di importanti servizi che erano stati temporaneamente sospesi a causa del virus. Tra i segnali positivi in questa direzione spicca l’annuncio della Direzione dell’Asst Franciacorta, che ha comunicato la riapertura, da lunedì, di tre posti letto Obi (Osservazione Breve Intensiva) nell’Unità operativa di Pediatria dell’ospedale di Chiari. Si tratta di una notizia molto significativa, perché a causa del Covid-19 il reparto era stato costretto a chiudere e dunque non erano possibili i ricoveri dei piccoli pazienti, indirizzati su altri ospedali. Con la riattivazione dei posti Obi si potrà invece riprendere, seppur parzialmente, questa fondamentale attività.
Riaprono tre posti Obi in Pediatria
Ma come funziona l’Osservazione Breve Intensiva? Lo abbiamo chiesto al dottor Michele Spandrio, primario della Pediatria di Chiari, che innanzitutto ha chiarito le motivazioni che hanno portato alla sospensione dei ricoveri nel pieno della pandemia. "E' stato necessario destinare il personale infermieristico ad altri reparti - ha spiegato - E’ invece sempre stato in funzione il Pronto soccorso, sono state mantenute tutte le attività ambulatoriali ed è rimasto operativo il punto nascite con il nido. Con i tre posti Obi garantiamo una riapertura parziale, perché non possiamo ancora riprendere i ricoveri ordinari, ma ritengo che ci consentirà di risolvere la maggioranza dei casi e di soddisfare tutte le richieste, anche perché quest’anno abbiamo avuto pochissime patologie infantili". A disposizione dei piccoli pazienti ci saranno tre posti letto (organizzati in stanze singole) per l’Osservazione Breve Intensiva , che consentiranno di ricoverare i bambini dalle 6 alle 48 ore, al fine di effettuare i necessari accertamenti ed esami e iniziare la terapia che può proseguire a domicilio. A titolo esemplificativo le situazioni in cui sarà possibile il ricovero in Obi potranno essere il trauma cranico o le intossicazioni con necessità di osservazione ospedaliera, i problemi respiratori acuti e reversibili come l'accesso asmatico o il laringospasmo e i problemi gastroenterologici (vomito o diarrea) con necessità di reidratazione endovenosa. Anche in caso di patologie febbrili l'Obi potrà essere utile per un rapido inquadramento diagnostico.
Le modalità d'accesso
L’accesso all'Obi avviene attraverso il Pronto soccorso e, se viene riscontrato un problema pediatrico e non si sospetta un trauma importante, il paziente viene inviato direttamente in Pediatria. Il fast track consente la registrazione in Pronto soccorso e il passaggio diretto in reparto. Sia il bambino che il genitore vengono sottoposti a tampone, e questo comporta che l’accompagnatore dovrà essere sempre lo stesso e quindi i genitori non si potranno dare il cambio. E se il bambino dovesse avere il tampone positivo? In questa circostanza il piccolo paziente dovrebbe dovrebbe essere trasferito a Brescia, perché tutti i casi Covid sono stati centralizzati in un unico hub. La Pediatria di Chiari si è comunque attrezzata per garantire l'isolamento. "E’ comunque raro che un bambino sia ricoverato per Covid: però potrebbe capitare che venga in Pronto soccorso per altri motivi e risulti positivo", ha precisato il dottor Spandrio.
Un segnale di normalità
La riapertura dei tre posti Obi (prima della pandemia in realtà erano due) è un segnale positivo verso la normalità, ma ha anche importanti ripercussioni sul sistema sanitario bresciano. In città, infatti, molti posti sono destinati ai pazienti cronici ed è dunque fondamentale che la rete territoriale, e in questo caso l'Asst Franciacorta, possa tornare a gestire i casi acuti, anche per quanto riguarda i pazienti più piccoli. Un'innovazione dell'Asst Franciacorta sempre nella direzione del potenziamento dei servizi è l'ambulatorio del dolore, all'interno del quale venngono erogate prime visite e controlli per la terapia del dolore rivolte a pazienti affetti da dolore cronico.