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L'appello di Cinzia e Marco: "Adottate cani anziani, meritano l’amore"

La coppia di Montichiari ha raccontato la loro esperienza di «genitori» adottivi e di quanto sia nobile salvare un amico a quattro zampe dalla prigione del canile

L'appello di Cinzia e Marco: "Adottate cani anziani, meritano l’amore"
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di Alberto Boldrini

«A volte in casa mi hanno definita il "san Francesco della famiglia". Fin da piccola portavo a casa tutti i randagi che mi capitava di incontrare, cani e gatti. Destino ha voluto che Marco, il mio compagno, sia allergico al pelo dei gatti e quindi in casa ora possiamo ospitare solo cani».
Cinzia Zamboni si illumina quando parla dei suoi «amori» a quattro zampe: il primo è stato Momo che ha trovato per strada nei pressi della caserma dei Carabinieri ed è restato con loro 16 anni. Un gesto d'amore che vuole promuovere, lanciando un appello all'adozione non solo dei cucciolo, ma soprattutto dei cani anziani: come Obelix e tanti altri che rischiano di non vedere mai il mondo fuori dalla gabbia di un canile.

L'appello di Cinzia e Marco: "Adottate cani anziani, meritano l’amore"

«Mentre Momo conquistava la famiglia abbiamo letto un appello del canile di Desenzano che proponeva l'adozione di Obelix, un cane che aveva vissuto praticamente per 13 anni rinchiuso in un recinto; un cane di 60 chili, zoppo e ammalato. Io e Marco ci siamo guardati e abbiamo deciso di far trascorrere gli ultimi anni di vita al "gigante" circondato da affetto e in libertà», ha continuato.

Facile adottare un cucciolo, un cane di piccola o media taglia ma i cani che hanno più bisogno sono proprio gli «anziani». Certo, hanno il carattere formato, hanno bisogno di cure, e sono costose, ma Cinzia lancia un appello affinché chi ha intenzione di adottare un cane in un canile valuti la possibilità di adottarne uno vecchiotto: «Niente in contrario ma prima di valutare l'acquisto di un cucciolo di razza pensate all'adozione di un meticcio. Sono più forti fisicamente, se adulti hanno il carattere già formato e quindi gli operatori dei canili possono indirizzarne l'adozione rispetto alle esigenze della famiglia che ha intenzione di ospitare. L'educazione di un cucciolo è impegnativa e richiede responsabilità, un cane adulto ha il carattere formato ed è più facilmente inseribile in un contesto adeguato».

Una questione... di famiglia

Mentre Cinzia parla il compagno Marco Callioni annuisce e conferma che ormai l'adozione di un cane anziano è una questione di famiglia anche perché Cinzia ha coinvolto lui, mamma Rosella e papà Vittorio: «Quando andiamo in un canile noi non scegliamo il cane, ma chiediamo quale animale ha più bisogno. Certo, quando siamo andati a prendere Argo nel canile di Calcinatello avremmo voluto portarceli tutti a casa... Ma non si può», racconta Marco. Cinzia, Marco, Rosella e Vittorio hanno accompagnato Obelix nelle ultime passeggiate poi in famiglia è arrivata Dolly, trovata davanti alle poste. Mancato Obelix è arrivato Buddy che è rimasto a casa Zamboni per quattro anni. Dopo Obelix e Buddy mamma Rosella e papà Vittorio non volevano più affrontare la sofferenza di un distacco ma alla fine Cinzia e Marco sono riusciti a convincerli che c’era posto e affetto per un altro quattro zampe e così è arrivato Argo.

«Certo, ho capito la loro ritrosia: se decidi di adottare un cane diventa un membro della famiglia poi è difficilissimo il momento del distacco e un’adozione impone responsabilità, impegna tempo e le cure spesso sono costosissime ma ora Argo, in realtà il suo vero nome sarebbe Benny, e Dolly hanno conquistato tutti completamente», ha sottolineato Cinzia.

L'appello

Anche la storia di Argo è complicata. Era stato adottato da cucciolo ma poi è stato riportato in canile perché secondo chi l’aveva adottato era un cane impegnativo. «In realtà - racconta Marco - Argo è un cane tranquillissimo, non abbaia, è un cane di una bontà incredibile e nonostante questo è rimasto quattro anni in gabbia. Ora, dopo un periodo di inserimento comincia ad abituarsi a spazi e ambienti diversi da un piccolo box di canile».

Una storia che aiuta a riflettere una volta di più sul fatto che quando arriva un cane in famiglia è un momento importante, ci vuole responsabilità. Un cucciolo, un gatto, tutti gli animali domestici non sono giocattoli. Purtroppo, gli abbandoni, i maltrattamenti, continuano. C’è ancora molto da fare per far sì che l’essere umano rispetti fino in fondo gli altri protagonisti del regno animale.

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