E’ la forza di un impegno concreto ed appassionato quello che ha portato il Gran Ballo ottocentesco a Palazzo Gambara a Verolanuova.
Dame e cavalieri per il Gran ballo ottocentesco a palazzo Gambara
L’ispirazione nasce un po’ per caso grazie all’incontro di Stefania Cocchetti presidente di Fascino Regale di Verolanuova e Marco Di Lauro di Magia Mask di Como, due creativi uniti dalla stessa passione per la sartoria che da anni li porta a confezionare con le proprie mani abiti ottocenteschi dall’estetica unica di straordinaria raffinatezza ed eleganza.
«L’idea è stata quella di portare l’ottocento e la danza storica qui a Verolanuova. L’incontro nasce per caso da un’amicizia iniziata dopo un invito ad un picnic – confida Di Lauro, insegnante di danze storiche da venticinque anni – dove Stefania ha pensato di portare l’ottocento anche nel suo territorio».
Il sogno è diventato realtà
Settanta tra dame e cavalieri hanno ballato «L’intento è quello di far sognare, far rivivere i palazzi. Nel 1850 la principessa Sissi è venuta in Italia, noi vogliamo ripercorrere quello che è successo con l’imperatrice». La promenade dai giardini di Palazzo Gambara ha raggiunto piazza Libertà dove si sono accesi i riflettori sugli abiti del 1850 e la bellezza di dame e cavalieri. Dopo il saluto alla principessa Sissi, lo schieramento ha dato il via alle danze che hanno catturato l’attenzione dei passanti. Tra brusii di stupore, meraviglia ed applausi, il corteo è ritornato a corte invitando i presenti ad assistere ai balli. Calata la sera il congedo. La comitiva si è ritirata nelle stanze del palazzo vestito a festa per proseguire i festeggiamenti tra valzer, quadriglie e cena conviviale.
«E’ una scommessa che abbiamo accettato perché la ratio è stata far vivere il nostro bellissimo palazzo – ha aggiunto Mariangela Nergi, assessore alla cultura – poter dare anima e voce a qualcosa che è molto bello ma solitamente è inanimato. Riportarlo in un’epoca lontana».
Un obbiettivo raggiunto perché quell’atmosfera si è respirata a pieni polmoni.
«Quando siamo partiti ero molto agitata perché è il nostro primo evento di questo tipo – racconta Stefania – quando abbiamo visto il coinvolgimento del pubblico che ha apprezzato tutto è svanito E grazie alla pedana fornita dal comune abbiamo continuato fino al tramonto. Mi è sembrato veramente di rivivere un sogno. Ma soprattutto un grazie al maestro di cerimonia Marco Di Lauro che ci ha fatto danzare tutti» e anche chi non si sentiva preparato è riuscito a lasciarsi andare trasportato dalla magia. «Lo ringrazio perché senza di lui questo non sarebbe stato possibile, e grazie a chi dietro le quinte ha collaborato per la riuscita dell’evento».
Il nuovo sodalizio ha in serbo nuove sorprese.
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