È il momento, a Chiari: l’evento clou della settimana del Palio delle Quadre, cominciata la scorsa domenica, è infatti la corsa che si terrà questa sera, e che vedrà scendere in piazza gli sportivi delle quattro Quadre pronti a gareggiare per aggiudicarsi questa 47esima edizione. Chi vincerà quest’anno? Continuerà la “scia” rossa di Villatico, che potrebbe aggiudicarsi quest’anno il Palio per la settima volta consecutiva? Lo sapremo nella tarda serata di oggi. Intanto, per i profani della manifestazione, qualche dato tecnico.
La corsa del Palio delle Quadre a Chiari
Si tratta di una staffetta, in fin dei conti. Gli atleti, quattro per volta, si sfidano su un percorso prestabilito e si danno il cambio in piazza Zanardelli, sempre gremita per l’occasione, al termine del giro. La prima edizione fu disputata nel 1979. Se gli eventi “al contorno” della manifestazione sono molti cambiati nel tempo, la staffetta è rimasta invariata e così pure – al netto di qualche dettaglio – il suo regolamento. Si correrà per 1.380 metri lungo le vie del centro cittadino di Chiari. Quattro squadre, ovviamente: Cortezzano, Marengo, Villatico e Zeveto. Alla Quadra vincitrice della staffetta spetta il diritto di custodire il Palio sino all’anno successivo. Quello attualmente adottato è un coloratissimo drappo realizzato dall’artista clarense Anna Ramera.

Il Palio viene aggiudicato in via definitiva alla Quadra vincitrice della staffetta per tre anni anche non consecutivi, mentre c’è un Palio straordinario in occasione di ogni decennale. Dopo l’assegnazione, ne viene commissionato uno nuovo per le successive edizioni.
Se fossero ancora i campioni in carica, se lo aggiudicherebbero nuovamente: dal 1979 sarebbe il loro 16esimo palio. Se guardiamo all’Albo d’Oro delle Quadre, però, nonostante la lunga scia di vittorie Villatico non ha ancora raggiunto Marengo, che resta al momento la quadra con più vittorie (18 edizioni). Zeveto è ferma a sette, Cortezzano a cinque. Per quanto riguarda, invece, i drappi aggiudicati in via definitiva, i verdi sono a sette, i rossi quattro, i gialli due e i blu uno soltanto.
Quanto alla corsa, non c’è distinzione di sesso: femmine e maschi che alla data della corsa abbiano compiuto il 14esimo anno di età e risiedano a Chiari da almeno 24 mesi, possono gareggiare. E’ però ammessa la possibilità per ciascuna Quadra, di presentare, all’interno della propria rosa di nomi, non più di un atleta che alla data della manifestazione abbia corso minimo due edizioni da residente clarense. Ogni atleta corre una sola frazione.
Lo spettacolo L’Oro del Baco
Ma lo spettacolo, stasera, non sarà solo la corsa. Prima del via, piazza Zanardelli si trasformerà infatti in un teatro all’aperto per la Rappresentazione storica di quest’anno: un vero e proprio show di teatro collettivo che anima l’intera città, e per il quale i preparativi sono in corso da settimane. “L’Oro del Baco”, in scena sabato sera dalle 20.30 prima della corsa del Palio, è la compagnia Teatro Quattro Quadre in strada, rappresentata da Roberta Mombelli:
“Inizialmente ogni quadra faceva la propria rappresentazione, poi, da circa una ventina d’anni, si è deciso di unire le forze e dare vita ad una sola rappresentazione – spiega – Quest’anno abbiamo deciso di rappresentare un tema davvero molto sentito, le nostre nonne ne parlano ancora: quello dei bachi da seta”.
Qualcuno ricorderà ancora di aver visto in cantina oggetti ormai desueti, o racconti di gioventù di nonni e zii, o ancora le sale, ora sono adibite a biblioteche, spazi polivalenti e molto altro che ancora si chiamano “filanda”, un nome che si sente spesso nella quotidianità, segno immateriale di un tempo ormai passato. “L’oro del baco” è lo spettacolo liberamente tratto dal libro dello storico clarense Mino Facchetti intitolato “Mi chiamo Martino”, racconta la storia di un ragazzo proprio nel delicato momento in cui si abbandona l’infanzia, un tempo davvero molto presto, per entrare nell’età adulta che in questo caso significa partire alla volta di Valmadrera per iniziare a lavorare nella produzione e lavorazione della seta.
La regia è stata affidata a Massimiliano Bozzoni, che ha trasformato piazza Zanardelli in un vero e proprio teatro senza pareti. Non mancheranno musica, canti e persino l’intervento della banda: “Mi piace la contaminazione tra generi e fondere le diverse arti”. Ma non è tutto, perché prima dello spettacolo, ad accendere il centro sarà un altro grande ritorno: il grande corteo in costumi storici con gonfaloni, banda, nobili, rappresentanti delle Quadre e molto altro. Ci saranno più di 40 figuranti, che da dall’ex Collegio Rota, ora sede della compagnia Teatro Quattro Quadre in strada, sfilerà per tutta Chiari toccando le varie Quadre, dove sosterà qualche minuto per offrire una parte della rappresentazione che sarà poi fatta in piazza Zanardelli. “Questo è stato pensato perché non tutti riescono ad accedere allo spettacolo – ha continuato Mombelli – in questo modo tutti possono vedere almeno un pezzetto de “L’oro del baco” continua Mombelli.
