L’uomo di casa nella frazione Torchiera di Pontevico, era molto conosciuto per la sua passione per i motori e la pesca, per il suo buon umore e per il suo sorriso contagioso
Torchiera piange il suo “Cochi”
Torchiera piange il suo “Cochi”. Una persona solare, di compagnia, un uomo buono e dal cuore grande, un vero amico. Così amici d’infanzia e della vita, ricordano Francesco Azzini, per tutti Cochi. Chiunque in frazione, così come nel capoluogo, conosceva il 54enne, che da sempre ha abitato con la famiglia nella Cascina Pozzolo, sita al confine con l’altra frazione Gauzza, sulla strada che conduce alla Chiesetta di San Michele.
Un “gnaro”, così lo chiamavano in molti, benvoluto e che sapeva portare buon umore. Lunedì mattina, come di consuetudine, è uscito di casa con la sua bicicletta nera e gialla, ma a differenza di altre volte non vi ha più fatto ritorno. “Capitava che stesse fuori a dormire o rientrasse tardi – hanno commentato alcuni conoscenti stretti – per questo in un primo momento non ci eravamo preoccupati, poi con il passare del tempo e il non avere sue notizie sono partite le ricerche nei giorni a seguire”. E’ stato trovato solo venerdì sera all’imbrunire in frazione Bettegno, nel corso d’acqua molto generoso di corrente in questa stagione irrigua, che corre nei pressi della villa storica dei Martinoni.
Il ricordo degli amici
Appresa la notizia della scomparsa e del suo ritrovamento in molti hanno affidato al mondo dei social le proprie dimostrazioni d’affetto e i ricordi con Cochi, chiamato anche “Moro”. Tra loro i colleghi meccanici partiti con lui in Russia diversi anni fa, Francesco era conosciuto per le sue ottime capacità di riparare motori, come appassionato tifoso dell’inter, del fiume e della pesca, passione che condivideva anche con il proprio figlio.
“In frazione ci si conosce tutti, sin dai tempi dell’asilo, si gioca insieme poi si vivere l’adolescenza e l’età adulta. Così è successo tra noi ragazzi di inizio anni Settanta, eravamo un gruppo di “gnari” e di “gnare” molto legati, quei legami fatti di presenza, non servivano telefonini per cercarci e trovarci. Abbiamo giocato tantissimo sul sagrato della chiesa così come in età più adulta abbiamo fatto gli “ultimi dell’anno” in compagnia – ha raccontato, un’amica d’infanzia, Eva – di Francesco ricordo il suo sorriso enorme, solare, contagioso. Si amplificava ancor più quando parlava di suo figlio Alessandro, Cochi era in adorazione per lui, insieme condividevano la passione per la pesca. Così come quando è diventato nonno della sua nipotina Vittoria, aveva una gioia incontenibile. Siamo sempre rimasti in contatto anche quando le nostre quotidianità si sono divise”.
Il momento del ritrovamento e i funerali
Eva era vicina ai famigliari di Cochi, mamma Adolfina e i fratelli Alberto e Raffaella, così come ai suoi nipotini Gloria, Giulia, Stefano, Francesco e Adelina, anche durante i giorni della scomparsa. E’ stata lei a raggiungere i luoghi frequentati dal 54enne per cercare notizie.
“Aveva una risata molto forte e coinvolgente – ha raccontato l’amica originaria di Torchiera – Anche quando arrivavano periodi più grigi e meno sereni, che la vita prima o poi ti prospetta, Francesco mai ha mancato una battuta, un saluto con il sorriso, una buona parola per mettere tutti di buon umore”.
La sua bici era stata ritrovata, poche ore prima, da un agricoltore a ridosso dell’argine ed è stata ricondotta a quella che apparteneva a Francesco solo in un secondo momento. Individuato il luogo del ritrovamento della bicicletta sono partite le ricerche di Cochi. Sul posto famigliari, amici, due unità dei Carabinieri una proveniente dalla stazione di Pontevico l’altra da Verolanuova. Fondamentale il supporto dei Vigili del Fuoco, provenienti dal vicino distaccamento verolese che, con gli agricoltori del posto, hanno dato via alle operazioni di svuotamento del corso d’acqua. Così nella tarda serata del 25 luglio, poco dopo le 23, il fiume ha lasciato che il corpo senza vita del 54enne fosse ritrovato e ne è stata disposta l’autopsia mercoledì 30 luglio presso l’unità di Medicina Legale degli Spedali Civili di Brescia. L’esame autoptico potrà chiarire la causa della morte.
Eva, presente anche al ritrovamento del corpo venerdì sera.
“Cochi non avrebbe mai fatto preoccupare i suoi cari. Dopo la sua uscita in bici di lunedì non ha più risposto al cellulare, nemmeno alle chiamate della mamma. Francesco non lo avrebbe mai fatto, anzi, l’avrebbe tranquillizzata su dove fosse e che stesse bene. Venerdì sera ero presente, quando è stato ritrovato in un corso d’acqua a Bettegno. Poco dopo, quella stessa sera, sarebbero dovute partite le ricerche con il supporto della Protezione Civile e le unità cinofile”.
L’ultimo saluto
Francesco, restituito nella giornata di oggi, giovedì 31 luglio 2025, riposa presso la casa funeraria Rebessi in via Giroldi Forcella 23 (orari di visita 9-12 e 14-19.30). La veglia si terrà domani sera, venerdì 1 agosto 2025 alle 19.15, e sabato 2 agosto 2025 alle 9.30 i funerali nella parrocchiale di Torchiera.